domenica 7 ottobre 2012

Giorno Sei : Considerazioni sulla SIAE.

Iniziamo le mie considerazioni da una pura opinione personale : molti mi vengono a raccontare che cercano alternative alla SIAE, che vorrebbero iscriversi alla GEMA o altre società analoghe di altri paesi, perchè pensano che la SIAE stia lì a fottere chissà quanti soldoni a ciascuno di noi, poveri soci.

Non sono mai stato d'accordo.

La SIAE, per quanto piena di difetti, per quanto pesantemente anacronistica nelle sue funzioni di tutela-non tutela dei diritti di autori, compositori, editori, a noi purtroppo SERVE.

Non sono uno di quelli contro la SIAE insomma, uno di quelli che vogliono arrendersi e scappare artisticamente all'estero, anche perchè sono sempre convinto che se ci fossero milioni di euro da guadagnare, varrebbe la pena informarsi e cercare alternative, mentre per spartirsi le briciole, la ricerca di una alternativa sia solo puro fighettismo, un superficiale ed effimero mezzo per sentirsi dei moderni Che Guevara ed appagare la propria voglia di rivoluzione.

Vi accontentate di poco...

Ultimamente però, sono rimasto sorpreso, quasi a bocca aperta : è vero che in Italia QUALSIASI ente che abbia un minimo di funzionalità burocratiche, è affetto dal morbo dell'italianità media, capace di trasformarlo in un elefante pesante, lento, malato e vecchio, ma che questo portasse la SIAE ad avere un debito di UN MLIARDO di eurozzi nei confronti di noi soci, sinceramente era oltre la mia immaginazione.

Leggete:



Poi proprio oggi mi vado a fare un giro nel mio account online SIAE e leggo cosa propone nella homepage, prima di offrirmi statistiche, dettagli ed opzioni di visualizzazione del mio repertorio : non ci avevo mai badato molto ma a parte il sito internet stesso della SIAE che è palesemente obsoleto e funzionale come una Panda su un circuito di Formula 1, la nostra beneamata società, si permette di schierarsi politicamente, suggerendoci di firmare alcune petizioni che non so chi, ha scelto di proporre a tutti gli associati. Vi mostro la mia schermata:



Cioè.........!??!

Mi si chiede di firmare l'appello "Fermiamo la pirateria digitale, difendiamo la libertà di fare cultura" ...ADESSO!?

Nel 2012? Ora che sono falliti i negozi di dischi, le aziende che stampano e distribuiscono...!?
Oggi che le etichette discografiche che campano sono solo quelle gestite da artisti che guadagnano sulle serate?! 
OGGI si accorgono che c'è la pirateria?
OGGI si mettono a fare petizioni?

E io che venivo preso per un povero matto, già 7, 8 anni fa quando cercavo di sensibilizzare i fans della dance per far capire loro che ancora si poteva far qualcosa per salvare il mercato...

Poi...scorriamo..........e cosa troviamo...Firma l'appello per Sakineh..!?

COSA?!

Ma che c'entra Sakineh con la SIAE?

Per chi non lo ricorda, il caso Sakineh era questo :  

Personalmente ho sempre ritenuto la vicenda Sakineh come una vergognosa campagna politica, atta ad attirare le simpatie dei moralisti. A nessuno è mai fregata una sega di Sakineh (tanto che ormai non se ne parla più, ma lei è tuttora nel braccio della morte) , ma era un ottimo strumento per riempirsi la bocca di parole da baluardo dell'integrità culturale dell'Occidente, da supereroe che vuole salvare vite umane ingiustamente piegate dal cattivone islamico. Al che uno si domanda dove siano questi pupazzi blateroni mentre negli Stati Uniti di gente nel braccio della morte ce n'è parecchiotta...però certo non si può dare contro agli amici Americani no?

A me di Sakineh non frega niente : sarà giudicata in base alla legge del suo paese, cosa c'entriamo noi italiani? Cosa c'entriamo noi artisti? Perchè devo pagare una tassa annuale ad una associazione che non mi tutela i diritti d'autore a sufficienza ma sta lì a perder tempo a decidere di appoggiare una causa (che è pur vero, ha fatto scalpore a livello planetario) senza prima consultare se i suoi soci sono d'accordo?

In sostanza, la SIAE intasca soldi e paga lo stipendio di qualcuno che è lì  a lavorare per ficcare nel sito la petizione a favore di Sakineh.

E paga lo stipendio a qualcuno che sta lì a fare petizioni disutili per la pirateria, anni dopo che il problema ha superato il punto di non ritorno e quando sono stati decimati lavoratori del settore, artisti, persone oneste e talentuose che non hanno più potuto lavorare con tenore professionale nell'industria musicale.

E poi cosa ti vai a leggere? Allegria, allegria! A forza di pensare a petizioni dementi e a Sakineh, la SIAE ti perde qualche spicciolo per strada.........

.......ma giusto un miliardo di euro.....

..bruscolini..

Per altre amene informazioni sulla SIAE vi invito alla lettura del blog di uno dei miei compagni di interminabili partite di calcetto da fanciullo :



Vi dirò, dunque a me non rode troppo il culo che la SIAE faccia sparire un miliardo di euro, in ogni caso anche se non fossero in ammanco, sarebbero comunque distribuiti in maniera che al sottoscritto (e a tutti quelli la cui adesione alla società equivale alla mia) tocchino pochi spiccioli. 

Mi infastidisce, invece, molto più l'atteggiamento dinosaurico che le è proprio.

Possibile che con la tecnologia attuale, ancora ci si debba metter lì con una penna a scrivere uno spartito, perchè la SIAE non accetta fogli stampati? Possibile che non ci sia uno stramaledetto metodo di immissione dati, in modo da poter registrare un brano online, senza dover andare all'ufficio SIAE, procurarsi moduli 112, poi compilarli e spedirli per posta? Possibile che nei locali debba ancora venire l'omino dotato di registratore che si mette lì a registrarsi la tua serata, controllando che tu scriva sul borderò i titoli esatti?! 

In sostanza, noi soci, non abbiamo tutela contro la pirateria, in quanto le nostre opere circolano per la rete copiate e riprodotte impunemente da più di un decennio ormai, senza che la SIAE faccia nulla se non una risibile e patetica petizione che forse nemmeno nel 2007 (anno di uscita del mio cd Dance Family Vol.1)  avrebbe avuto senso.

Non abbiamo tutela nella riproduzione, in quanto i controlli sono "a campione", cioè non prevedono un metodo affidabile per la rilevazione della musica suonata nei locali o dalle radio o dalle tv ( ho avuto pezzi miei passati in tv in formato videoclip per MESI e non ho beccato un centesimo), ma un metodo statistico che privilegia ovviamente le hit e non la musica indipendente.

Non riceviamo facilitazioni per il deposito delle opere stesse, dovendoci piegare a metodi obsoleti, antiquati, preistorici tanto che spesso mi capita di conoscere artisti che nemmeno si impegnano più a depositare, certi ormai dell'inutilità della cosa. 

A cosa serve la SIAE dunque e perchè è in debito con noi di UN MILIARDO DI EURO?!?!?!

Intanto continuo a depositare; siamo, dopotutto, in un regime di monopolio totale, perciò qualsiasi cosa la SIAE faccia, non abbiamo altra scelta se non quella di piegarci.

Oppure? Suggerimenti?

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