domenica 21 aprile 2013

HoVisto : THE HOST

Avendo letto il libro ero incuriosito della trasposizione cinematografica.


Non sapevo, durante la lettura del libro, che il film sarebbe uscito poco tempo dopo, quindi ero fresco di lettura e il paragone è purtroppo drastico.

Se i romanzi della Meyer sono dedicati ad un target giovane, quasi a voler sostituire i vecchi librettini Harmony che andavano tanto di moda negli anni 80, i film da essi tratti accentuano l'aspetto soap opera adolescenziale a scapito della qualità recitativa.

Certo non ti aspetti di vedere perle da Actor's Studio in un film come questo, ma almeno una espressione facciale ogni tanto che non sia stile "ammicco alle ragazzine perché sono un fighetto", te la vorresti pure vedere sullo schermo.

Non è così.

Non che il romanzo fosse una perla di narrativa, ricca di spunti originali e intrecci mozzafiato, anzi. Però si lasciava leggere a livello gradevole. 

Il film invece no. La protagonista non somiglia granchè a come immagini il personaggio, ma vabè, fisicamente ci può stare. Il guaio è che nelle due o tre espressioni facciali che assume in tutte le 2 ore di film, non ce la fa ad andare oltre le lenti a contatto celesti chiaro.

Ma il peggio sono gli altri : i due maschietti fighetti, Jared e Ian sono due pupazzi, imbambolati davanti alla macchina da presa, con il primo memorabile nella scena in cui si toglie gli occhiali da sole, degna del peggior Ridge Forrester e il secondo paralizzato, pietrificato, praticamente sempre identico alla foto della locandina.

Purtroppo si sente davvero molto la differenza tra romanzo e film : mancano passaggi fondamentali, manca l'approfondimento del cambiamento interiore che avviene tra Wanda e Melanie, come queste da nemiche diventino come sorelle e come Wanda decida alla fine l'estremo sacrificio.

Ma appunto, è stata una scelta  voluta : un po' di azione, un minimo di fantascienza ed il resto è puro romanticismo per ragazzine, fortemente gratuito e che si poteva evitare con quella spolverata di eleganza che manca al film.

Se il libro poteva valere i soldi spesi alla bancarella dell'usato, il film non vale certo i soldi del biglietto del cinema.