martedì 31 maggio 2016

Qualche anno fa....Primo Mondo Vs Terzo Mondo.

Vi riporto qui nel blog una delle riflessioni che facevo sul mio vecchio forum qualche anno fa.

Sembra che effettivamente il mondo non sia cambiato così tanto....buona lettura!

Non molto tempo fa, si era soliti chiamare "Terzo Mondo" un paese considerato in "via di sviluppo", cioè che ancora non avesse raggiunto uno status di benessere sociale ed economico, proprio dei paesi capitalisti.
E chi di noi non ha in mente l'immagine del solito bambinetto negretto con la mosca che gli si posa sulla guancia, durante uno dei miliardi di spot che chiedono soldi per aiutare le disagiate popolazioni del "Terzo Mondo"? 
Paesi inquadrati in questa definizione sono senz'altro quelli dell'Africa più centrale, ma anche alcune popolazioni del centro e sud America.
Il mio recente viaggio in Brasile, mi ha fatto riflettere su quale sia effettivamente il ruolo dell'Italia in questo contesto di denominazioni probabilmente poco sensate.
Noi siamo in crisi....ma che crisi è? Una crisi di cui il popolo si è reso conto solo quando è stata sbandierata dai giornalisti e di cui il popolo subisce le conseguenze più drastiche, perchè i governanti dicono che deve farlo.
Ma credetemi se vi dico che il periodo in Brasile mi ha dimostrato quanto poco basterebbe perchè le cose andassero molto meglio in Italia ed in tutta Europa.
E' un lungo elenco, quello che mi viene in mente, se penso a quelle cose che là rendono la vita più facile, rispetto da noi. Certo non dico che si stia meglio in Brasile che in Italia, ma la prima delle differenze tra i due paesi, è senz'altro la differenza nell'atmosfera che si respira.
I Brasiliani, sono sempre stati un popolo di rilassati, dai loro il samba da ballare, il calcio, un piatto di riso e fagioli e due ciabatte di gomma e stanno benone.
Gli Italiani al contrario, dai loro la discoteca, il calcio, un piatto di pasta al sugo e non solo non basta, ma devono sputtanarsi tutti i soldi per comprare vestiti, scarpe, occhiali, gadgets, tecnologia, per lampadarsi, acconciarsi, pettinarsi, truccarsi, tirarsi, trasformarsi, drogarsi, rovinarsi, ammazzarsi.
Qui c'è tensione, ansia, paura di aprire un giornale e trovare l'ennesima cazzata sparata dal politico di turno che ti dice che per risolvere un problema, è necessario fare l'opposto di quello che il buon senso dice che si dovrebbe.
Là...tutti tranquilli....passeggiano...guardano la tv...(il Grande Fratello c'è, ma NON E' un successone, anzi, è un programma come mille altri), si mangia roba semplice, si gira in bici, in auto, in taxi senza spendere cifre assurde.
Qui per costruire una casa ci vogliono soldoni, autorizzazioni a non finire, burocrazia e ti deve andar bene che i muratori non ti fottano soldi...
Là con l'equivalente di 50.000 euro ti costruisci un villino, circa sui 100 mq, con in più un piccolo giardino e un paio di posti auto. Non servono chissà quali e quanti permessi e la manovalanza è tranquilla, costa poco (magari ti vengono anche dalle favelas a lavorare), anche se poi non sono effettivamente velocissimi a costruire...
Qui arrivi ormai a 40 anni saltando qua e là tra lavori precari e periodi di buio totale, là a 30 anni hai già da parte un gruzzoletto e magari ti puoi mettere a fare l'imprenditore.
Qui il Taxi (mi è successo stamani) ti chiede 15 euro invece dei 13,50 che indica il tassametro perchè..."tanto lo fanno tutti"...
Qui il governo inventa assurde leggi per combattere l'evasione fiscale, che limitano il potere d'acquisto della carta moneta e complicano la vita di persone anziane già alle prese con pensioni da fame, burocrazia, sanità...
..là è bastata una legge microscopica, semplice, essenziale : anche nel più sfigato dei supermercati il registratore di cassa è collegato a una rete; quando paghi anche solo un litro di latte, la cassiera ti chiede un numero (che se ho capito bene è il codice fiscale) e per ogni acquisto che fai LEGALMENTE, il governo ti scala qualcosa dalle tasse. Anche se sono magari pochissimi centesimi, tutti lo fanno e tutti sono motivati per fare lo scontrino fiscale.
Qui tutte le case automobilistiche fanno a gara a produrre automobili sempre più enormi, con una sempre maggior offerta di colori, accessori disutili e senza che NESSUNO pensi a risolvere problemi come inquinamento, traffico, parcheggi.
Là non solo la stessa FIAT ha impiantato una fabbrica che sforna auto (diverse da quelle che ci sono qui, basti pensare che esiste il nuovo modello di Uno, la Siena, la Mille, la Strada...), impostate sull'economico, così come Opel, Chevrolet, Ford e Volkswagen, ma esiste da sempre anche il motore ad alcool etanolo che inquina pochissimo e costa molto meno della benzina tradizionale.
Volevo comprarmi un paio di scarpe, sono andato in giro per Centri Commerciali (a dispetto dell'immagine che si ha del Brasile, dove si pensa ci siano solo spiagge e negre che sculettano, là non c'è NIENTE da fare se non andare per Centri Commerciali), ho trovato prezzi decisamente assurdi. Un paio di Nike fighette, da loro arriva a costare anche l'equivalente di 300 euro.
Il bello però è che per facilitare il commercio, ogni negozio che venda qualsiasi cosa etichettabile come superflua, dalle scarpe a televisori e tecnologia varia, ti mette in bella mostra l'offerta di acquisto a rate.
Si, i Brasiliani comprano a rate anche le scarpe.
Embè? Che c'è di così atroce?
Le abitazioni si dividono in due tipologie : appartamenti (anche molto piccoli) in palazzi stile grattacielo e villini, praticamente a schiera, che si trovano per lo più in periferia.
Anche la catapecchia peggiore ha il posto auto. Le case sono concepite per averlo : un bel cortiletto di fronte, un piccolo sacrificio al design della porta d'ingresso, che non è mai un mega ingresso trionfale stile arco di Costantino, ma un semplice buco per entrare a casa e si risolve il problema del traffico e dei parcheggi.
Nei grattacieli invece, parcheggi sottoterra. Niente scantinati, box o cazzate varie atte solo a speculare : anzi, bei parcheggioni ampi, con l'ascensore che ti porta direttamente al piano dove hai il tuo appartamento.
Ogni casa ha il suo spazio per la donna di servizio. La manodopera costa poco perchè il costo della vita, appunto, è relativamente basso. Certo se vuoi comprarti le Nike i soldi devi averli, ma la gente non se ne guarda troppo e gira con scarpe che costano poco o, come tradizione vuole, con le mitiche "hawaianas", cioè quelle ciabattine di gomma che da loro sono tipiche delle favelas, mentre da noi sono mode fighette del cazzo. I Brasiliani quindi assumono ragazze per fare pulizie e spesso anche cucinare, poichè se devono lavorare non hanno tempo di fare tutto da soli. Possono permetterselo e conviene.
Anche in un appartamentino da 60mq hai quindi una stanzina che può contenere un letto ed un piccolo armadio, con un bagnettino.
Le docce sono elettriche : consumano molto sul momento, ma almeno non devi star lì ad aspettare ore con uno scaldabagno che costa una fortuna, consuma comunque tanto, ingombra e se si rompe sono cazzi amari. Quando si rompe la doccia, cambi una resistenza che costa pochi euro e te la avviti da te, stop.
Le docce poi, non sono quelle fighettaggini assurde come da noi : non ci sono vasche da bagno in Brasile, nè termosifoni e la doccia è un tubo da cui esce l'acqua, con sotto un buco da cui l'acqua va via. Dai una asciugata al bagno quando finisci e non devi star lì a sclerare con box doccia claustrofobici o vasche antidiluviane.
Quando vai a far la spesa, ti organizzano tutto in maniera intelligente per quanto semplice : invece di sclerare dietro a buste di plastica, (siccome noi non vogliamo inquinare, le facciamo di cartavelina), ti fan trovare alla cassa scatole e scatoloni usati, di quelli proprio dei prodotti che compri, che magari andrebbero buttati o al massimo riciclati. Ficchi i tuoi acquisti nelle scatole e carichi la macchina che è una bellezza. Facile, comodo, pratico, economico, ecologico.
Cammini per la strada e nessuno ti guarda storto, quelle che incontri sono persone tranquille che vanno a casa, a lavorare, a comprare il giornale in edicola. In edicola ci sono i giornali, non tonnellate di paccottiglia come qui. E poi magari, passeggiando, ti trovi davanti il vecchietto con il carrellino dei gelati, degli hot dogs o dei dolcetti tipici locali, che ti vende una cocada o una paçoca a pochi centesimi, estraendola dal suo zozzissimo contenitore, ma che ti trasmette vita vissuta e vita da vivere.
Qui ormai cammini per strada e incontri gente depressa, frustrata perchè non riesce ad essere quello che i media ti dicono che devi essere, giovani che non solo non hanno un futuro, ma nemmeno si preoccupano di non averlo e vivono come se dovessero morire domani. Una bella ragazza in Brasile (credetemi, sono RARE), se ti va bene, indossa leggins attillati che fanno vedere TUTTO, senza trucco, senza chissà quali capelli stracolorati, chili di cerone, rossetti e mascara e seni rifatti.
Quella che viene considerata una bella ragazza qui, è abbronzatissima anche a gennaio, fa palestra, pilates, si trucca peggio di un mohicano sul sentiero di guerra, parla dei pompini fatti durante la settimana, come parlasse del prezzo della cicoria, porta il tacco 15 anche per andare al supermercato e non sai mai quali siano i suoi colori originali di occhi e capelli.
Il mondo è decisamente in una fase di transizione e continuo ad avere sempre più timore di come la nostra società sta impostando gli anni a venire.
Se noi siamo "primo mondo" perchè viviamo nel capitalismo, nel benessere economico......il prezzo che oggi stiamo pagando è improponibile.
Allora credo, vadano ridefinite le diciture : "Primo Mondo" è quello in cui la gente convive tra ricchezza e povertà, in uno stato di relativa serenità.
"Terzo Mondo" dovrebbe essere quello in cui non funziona niente di niente, come da noi.

venerdì 6 maggio 2016

HoVisto : CAPTAIN AMERICA - CIVIL WAR

Ammetto di essermi annoiato a morte quando vidi WINTER SOLDIER, quindi non ricordavo granché di chi era 'sto Bucky e del perché Steve Rogers fosse così legato a lui.

Premesso questo, però, devo comunque esprimere parecchie perplessità su questo film.

E' vero ciò che dicono molti, è un Avengers Dueemezzo, molto corale rispetto al titolo, anzi, addirittura si può dire che il vero protagonista sia Tony Stark, più che Cap.

La storia è poca roba, ma ci può stare in un film di supereroi, però nonostante appassioni e risulti avvincente per le scene d'azione, quando arrivano i titoli di coda ti viene da ragionarci sopra.

E da qui in poi si spoilera.

Ma diamine...possibile che Captain America, così ligio al dovere, così fedele alla patria, così scassaballe da cazziare tutti anche solo quando dicono parolacce, se ne strafreghi di morti, di distruggere mezzo aeroporto, di fare 'sto casino allucinante, non per salvare l'amico, ma solo per farlo scappare chissà dove?

Cioè...ma SPIEGARE che era stato programmato dall'Hydra, no eh?

Ma possibile che basta un solo pirla con una maschera di lattice che lo fa somigliare a Winter Soldier per sderenare tutti gli Avengers?

Si, ok, ti godi un po' tutto, anche se uno Spiderman così bimbominkia non è facile da digerire, anche se Visione che in tutta la scena dell'aeroporto sta lì a far nulla e appena fa mezza cosa, manda War Machine su una sedia a rotelle.

La criitica lo premia, gli incassi pure.

E sì, a parte gli appunti che ho fatto, effettivamente il film cammina, diverte, appassiona anche se non esalta.

Senz'altro molto superiore a AGE OF ULTRON, anche se in comune con esso, ha un villain che risulta piatto, poco credibile e terribilmente sopravvalutato.

Il più figo di tutti rimane forse il nuovo arrivato, Pantera Nera : cattivo, forte e leale.

Spiderman : pare piaccia ed effettivamente fa uno strano effetto vederlo in azione insieme agli altri supereroi Marvel, ma ho trovato la faccina dell'attore ancor più bimbominkiosa di quella di Tobey McGuire.
Fa la sua bella figura, insomma così come la "zia gnocca" Marisa Tomei, la cui scelta per la parte di Zia May, rimane un mistero.

Grande Robert Downey Jr. come sempre, ma bravo anche Evans.

Il personaggio più sopravvalutato rimane Scarlet, diamine sembra onnipotente!

Non gli do insomma un voto massimo, ma supera senz'altro la sufficienza.