martedì 6 dicembre 2016

La mia sul referendum, ne sentivate il bisogno, vero?

Eh aò...alla fine uno dice "ma che ne pensa il nostro brillante conduttore radiofonico preferito sulla caciara del referendum?"

E allora mah, vabbè, scrivemole du' righe va'..

Oh, sto scrivendo in romanesco 'chè ho appena letto una tavola di Zerocalcare e m'ha influenzato, quindi non rompete li cojoni.

Insomma, alla fine, mi sa che c'avevo ragione io.

Cosa è andato storto a Renzie? Cosa non ha funzionato per lo schieramento del sì?

Una serie di cose, mo' ve le dico e ve le vojo dì perché se ne sta parlando ovunque e a tutte le ore ma a volte sfugge una parte della questione.

Si parla di schieramenti pro e contro l'ormai ex premier, si parla di chi vuole cambiare e chi no, si parla di attori, cantanti, scrittori e giornalisti che muovono voti.

Naah...

Innanzitutto ricordiamo a tutti i miei calorosi lettori che il referendum, tra 'mpicci e 'mbroji, è costato qualcosa come 300 milioni di euro.

Eh, insomma, gli scrutatori, li devi pure paga' no?

Dunque, secondo me, 300 milioni di euro a chi vive ancora nei container a l'Aquila (e nemmeno vado a citare Amatrice....), avrebbero fatto comodo.

Quindi, abbiamo speso 'sta cifrona per....?

Per chiedere alla gente se è d'accordo su una riforma costituzionale.

E ma, già questa premessa, senza entrare nel dettaglio, frena gli istinti.

Ma ce la vedete la nonnetta che non gliela fa a campare perché con la pensione deve mantenere figli e nipoti senza lavoro a porsi il problema dell "riforma costituzionale"?

Ma mettiamoci nella testa di nonnetta, figli e nipoti : che aspettative hanno nei confronti del Governo, della presenza dello Stato nella loro vita quotidiana?

Provate a rispondere voi stessi, io vi pongo le opzioni :


  1. Che si facciano leggi per abolire l'Olio di Palma?
  2. Che si risolva il problema della disoccupazione dei figli in modo da salvare la pensione della nonnetta e non sia necessario che sia lei a pagare i libri di scuola dei nipoti?
  3. Che abolisca il CNEL?
  4. Che impedisca una possibile invasione aliena delle forze di Vega?
  5. Che trasformi il Senato in una assemblea di prescelti tra sindaci e consiglieri regionali, scelti chissà come, chissà quando e per chissà quanto tempo?
  6. Che abbassi in maniera consistente le tasse in modo che i figli della nonnetta possano lavorare, aprire una piccola impresa, sperare in un futuro?
  7. Che trasformi un articolo della Costituzione in qualcosa di molto più semplice, tenendo conto del comma 2, paragrafo 7, riferito all'art. 45, comma 346 paragrafo 5832, in fila per 6, col resto di 2?
  8. Che Mentana faccia una maratona di 48 ore per commentare in diretta le elezioni nel Burkina Faso?


Insomma, ha fallito Renzi? Ha perso la speranza di cambiamento?

Naah...

Secondo me ha fallito la politica italiana, ancora, di nuovo, ulteriormente.

Il referendum è stato posto su questioni che non interessano a nessuno, o meglio, si è partiti molto a monte, sperando che l'intelligenza e la pazienza dei cittadini fossero in grado di capire il percorso tra le riforme e la risoluzione dei problemi quotidiani sia obbligatorio.

Insomma, gli Italiani dovevano cogliere che abolire il CNEL avrebbe aumentato le pensioni minime.

Gli Italiani dovevano comprendere che impastrocchiare il Senato avrebbe diminuito le tasse.

Gli Italiani dovevano dedurre che le modifiche alla "Costituzione più bella del mondo" fossero la chiave per garantire un posto di lavoro a tutti.

Gli Italiani dovevano supporre che tutto 'sto blablabla della Boschi avrebbe risolto il problema immigazione.

E sì, alla fine, mi sa che non era così.

E la gente s'è un pelo stufata.

La connessione tra le domande referendarie e le esigenze dei cittadini non era immediata, e si sono un po' incazzati tutti.

Renzi è diventato da rottamatore supereroe a quello da rottamare.

Si è integrato nel sistema.

Ha tirato troppo la corda.

Per questo ha perso.

Se il referendum fosse stato "Vuoi ripristinare i contratti a tempo indeterminato?", avrebbe vinto il sì al 99%, lasciando quel punto percentuale agli elettori di Scilipoti.

La politica, di nuovo, non ha parlato alla gente, nella lingua della gente.

E la gente ha percepito che si è fatta una montagna di un granello di sabbia, cioè si è cercato di risolvere problemi che nessuno aveva, in modi che nessuno aveva, spendendo 300 milioni di soldi che tutti sono stati obbligati a versare.

E mo'..?

Boh!