domenica 29 dicembre 2013

HoVisto : UN FANTASTICO VIAVAI

Ebbbraaaaavo Pieraccioni!

Finalmente, dopo quasi 20 anni di film clone con gli stessi ingredienti ripetuti all'infinito, non ti va a creare qualcosa di fondamentalmente nuovo, in cui il suo solito personaggio si incastra alla perfezione, senza annoiare, anzi, divertendo?

Finalmente si esce dall'archetipo del toscanaccio non particolarmente brillante, che incontra guardacaso una gnocca stratosferica (single o circa..) con cui finisce insieme per sempre, circondato da amici strampalati e cazzoni e il cui resto della trama è inconsistente!!!

No, stavolta Pieraccioni azzecca la storia giusta e d'altronde, ha pure 50 anni, si vede e certo non sarebbe stato credibile messo accanto ad una gnocca 25enne.

Poi ok, gnocche 25enni ce n'è più d'una, ma non sono il suo obbiettivo, anzi, una arriva anche a rifiutarla!

Incredibile eh?

Deliziosa la citazione da I LAUREATI, con le scene del cameriere : quasi un passaggio obbligato per Leonardo/Arnaldo, che vuole segnare un punto di svolta nel suo fare cinema, come a dire che è ora di mettere la testa a posto e di abbastare co 'sti film sulle gnoccolone.

Divertente, ma non troppo demenziale, originale, ma non troppo surreale, fa anche quasi commuovere. 

Non fa acqua : gli unici elementi che si avvertono in eccesso, sono Marco Marzocca, che è lì a fare la spalla a Maurizio Battista, ma per il resto, decisamente superfluo e Massimo Ceccherini, invecchiatissimo, che purtroppo non ha più la verve comica di 15 anni fa.

Forse anche una punta esagerata la gelida moglie Serena Autieri.

Per il resto, un film piacevole, allegro, con un buon ritmo, con una bellissima fotografia data dalla naturale luce della splendida Arezzo, con una vena malinconica data dal guardarsi attorno e ritrovarsi cinquantenne in un mondo in cui questi "giovani" di cui tanto ci si riempie la bocca, sembrano solo presi da smartphone, internet e Candy Crush Saga.

Forse Pieraccioni non si è accorto di questa ultima definizione, così come non si avverte nella storia quella frustrazione data dai tempi di crisi che sta diventando una moda in molti film, ma mi piace pensare che siano scelte volute, che sia una volontà stilistica, raccontare di giovani belli e che non tengono mai in mano un cellulare, che studiano, che vogliono vivere, che fanno cazzate, ma il cui messaggio rimane, quando arrivano i titoli di coda, la speranza di un futuro migliore, senza dover per forza constatare quanto sia brutto il presente.

PS: Ma come cavolo è fatto un culo a freesbee???

Voto 8 e 1/2

sabato 14 dicembre 2013

HoVisto : SOLE A CATINELLE

Sono finalmente riuscito ad andare a vedere il film dei record.

Campione d'incassi, il nuovo di Luca Medici alias Checco Zalone, è effettivamente un film fresco, divertente e abbastanza originale.

Il personaggio di Medici non risente troppo della sua anzianità : non ritroviamo ancora il cantautore-neomelodico-meridionale-sfigato e anzi la maturazione dell'attore coincide con un giusto passo avanti del ruolo che interpreta.

Dopo il Checco fidanzato di provincia, senza lavoro ma con tanti sogni da realizzare, dopo il Checco umile emigrato al nord, con lavoro noioso e precario, ora abbiamo un Checco delizioso papà con un credibile e sincero amore per il figlioletto.

Le situazioni ironiche non stancano, non ripetono, anzi fanno leva su quella generazione di 40enni che, cresciuti in una epoca in cui la tecnologia cambiava totalmente la vita della gente in pochi mesi, si possono identificare nella situazione della zia che ha un malore a causa della bolletta della luce troppo alta (nel mio caso..era mia nonna...identica!), nel padre che trova eccitante una partita con il mitico videogioco del tennis anni '70 ma poi devono fare i conti con "la crisi", con gli smartphone e con il lavoro che non esiste più.

Senza suggerire troppa drammaticità nelle tematiche delicate affrontate, come appunto crisi economica, lavoro e anche la disabilità, la storia discende forse con un pelo di fretta nel surreale, culminando nella scena di chiusura con la zia moribonda.

In sostanza un buon film, fa ridere, sì, ma è probabile che i record di incassi siano dovuti ad un insieme di fattori, quali il periodo di uscita favorevole (praticamente senza concorrenza, prima dei cinepanettoni che non interessano più a nessuno), quali il personaggio di Checco che si è dosato bene nel corso degli anni successivi l'exploit con Zelig e che non è incorso nella saturazione mediatica come è capitato a molti altri attori, svendutisi immediatamente e rimasti delle meteore.

Non parliamo nemmeno di paragoni con altri fenomeni del "nuovo" cinema italiano. Aldo Giovanni & Giacomo non ne azzeccano una da anni e il sottoscritto da tempo è arrivato alla conclusione che il loro periodo migliore, quello dei primi 3 film, fosse una fortunata serie di coincidenze. Pieraccioni ancora tenta di clonare sè stesso...a volte ci riesce, a volte no. Vedremo cosa farà con questo lavoro di prossima uscita? Ale&Franz, buoni film...ma si dedicano più al teatro ed a volte è un peccato. Ficarra & Picone, forse non li seguo io..che fine han fatto?

In questo contesto, Checco Zalone, mi ripeto, risulta ancora fresco, originale e molto divertente. Il modo in cui zittisce il bambino, diventato logorroico alle 4 di notte è senz'altro il momento di maggior comicità del film, sfiora il grottesco, quasi stile Griffin. 

Una curiosità...sono evidenti i richiami agli sponsor : Checco che manda videomessaggi alla moglie con lo smartphone di cui il marchio è ben mascherato, ma in cui il logo Wind è bello in evidenza non risulta sgradevole, ci può stare.

Al contrario invece, ho trovato fuori luogo il ruolo dato alla CGIL : bandiere nuove e splendenti messe in bella mostra per metà film, come si possono incastrare in un prodotto Medusa e TaoDue? I sindacati che simpatizzano con Berlusconi? Ohibò...

Comunque, 8 euro spese bene, tutto sommato.

mercoledì 11 dicembre 2013

HoVisto : GRAVITY

Filmone dell'anno ok, ma magari anche per mancanza di concorrenza.

Nonostante tutta la caterva di inesattezze scientifiche, prima su tutte quella chiave (ehm...Sandra, bastava una tiratina da niente e George sarebbe tornato da te...), il film è senz'altro epico e molto gustoso da seguire.

La sceneggiatura non fa acqua e ribadisco, nonostante le inesattezze che probabilmente i più nemmeno si soffermano a valutare. 

Certo è che c'è più fantascienza in una puntata di Beautiful che in questo film. Di fatto GRAVITY non è propriamente fantascienza come siamo abituati a considerarla, non ci sono astronavi, né eroi, né cattivi da sconfiggere.

E' una finta cronaca di un incidente spaziale, ambientata forse in un futuro immediatissimo e che può richiamare alla mente più film "storici" come APOLLO 13 che certamente una puntata di Star Trek.

Ottima la recitazione della Bullock, buono anche Clooney che in ogni caso si vede pochissimo.

Ottima fotografia, buona la regia e comunque tutta la storia si regge sulle inesattezze scientifiche stesse, che mi evito di elencare in quanto reperibili facilmente sui motori di ricerca.

HoLetto : LIMIT di Frank Schatzing

Non ho molto da dire su questo romanzo. 

Come gli altri dell'autore tedesco, non si ha la sensazione di leggere un libro, ma di vedere un film.

In questo caso, dopo il QUINTO GIORNO, l'ambientazione torna ad essere fantascientifica, è ambientato in un immediato futuro in cui l'uomo sta iniziando la colonizzazione della Luna.

Bei personaggi incrociano le loro storie in maniera a volte troppo hollywoodiana, mentre le scene d'azione in alcuni casi risultano troppo lunghe. 

Per il resto una buona storia, senz'altro un giorno diventerà un film, molto lungo, a meno di non sacrificare qualche scena e personalmente, se fossi io lo sceneggiatore, non saprei a cosa rinunciare.

sabato 7 dicembre 2013

Amore e verità.

Ci sono giorni in cui è difficile vedere luce.

Perso in mezzo alla folla, cammino cercando quel volto; la sensazione è di aver in mano una sorta di maschera e i miei occhi analizzano gli zombie che scorrono intorno a me, come lo scanner di Terminator, per cercare la compatibilità, l'incastro con la forma che reggo.

Un colore in una vetrina evoca un colore nella memoria : quella giacca, quella scarpa, il manichino si confonde con la carne che ricordo di aver stretto.

Il mio viso è solcato : lacrime, come lava, scavano e arrivano dove non erano mai arrivate, bruciano, incendiano la pelle.

Rimarrà la cicatrice?

Cosa, dove è? Su chi splende ora, la luce dell'angelo?

La maschera che ho in mano l'ho costruita io, non c'è dubbio. Non è molto fedele, in effetti...la plastica non può dare la sfumatura della pelle.

"ultimo accesso ore 17:52"

Ecco, questo ho concesso a me stesso di vedere, altrimenti, fantasia, musica e desiderio si sarebbero di nuovo fusi in qualcosa che molti chiamano speranza e che io chiamo verità.

La verità, non può essere personale, non deve prescindere dai gusti, dal punto di vista, vero Capitano, mio Capitano?

La verità è là sopra, in alto, dove i cuori puri possono arrivare, dove gli occhi che agognano luce, subiscono la riduzione del diaframma, perché essa è immacolata e splendente.

E' un po' come l'amore, no?

Non è forse esso assoluto? Non è forse punto di non ritorno di un cuore che ha la capacità di contenerlo serenamente?

Amare non porta dubbi.

Il dubbio è la cornice dell'insuccesso.

L'amore è verità.

Assoluta.

domenica 10 novembre 2013

HoVisto : ENDER'S GAME

Non conosco né romanzo né altri film o serie tratte da esso e neppure avevo ben chiaro cosa trovarmi davanti nel vedere questa pellicola.

Non si lascia seguire con particolare attenzione, la storia può risultare noiosa e fino a tre quarti del film non si capisce ancora bene cosa dovrà succedere alla fine.

Harrison Ford non è in una delle sue migliori forme : anonimo, monofacciale, si esprime giusto alla fine, quando Ender affronta la realtà della battaglia finale.

Bravi i giovanissimi, bravo il protagonista.

Un minimo di emozione durante il finale, quando Ender decide di riparare al danno da lui involontariamente causato.

Il resto sono effetti speciali.

venerdì 1 novembre 2013

HoVisto : ESCAPE PLAN

Scrivo mentre sto ancora finendo di vederlo, pensate un po' quanto mi è piaciuto..

Il tentativo di solleticare le fantasie macho degli appassionati di muscoli e polvere da sparo nostalgici del vecchio Stallone (non vecchio come è ora, ma vecchio inteso anni 80/90), fallisce.

Gli ingredienti ci sono tutti : una buona idea di fondo che non suoni troppo originale, musiche che sembrano mashup tra quelle di RAMBO 3 e il secondo peggior film di Van Damme ma soprattutto loro , la coppia sognata da tutti 20 anni fa ; Sly e Schwarzy.

Stallone, assunto dopo i rifiuti di Bruce Willis e tanti altri più giovani, probabilmente impone i suoi standard alla regia. Del tipo dialoghi riciclati da perle come ALEX L'ARIETE. 

Ma proprio del tipo

"Hey, tu sei il più figo dell'universo, come fai ad esserlo?"

Così tanto per rendere il personaggio infinitamente più credibile.

(Intanto partono i titoli di coda).

Il talento recitativo di Silvestro è andato di pari passo con la sua faccia : una merda.

Il personaggio, si suggerisce, abbia magari intorno ai 50 anni, ma lui ne ha quasi 70 e si vede.

Terminator invece ha un anno di meno, ma invece il suo talento recitativo è floscio come il suo fisico.

Il doppiaggio italiano poi è quantomeno inadatto. Ok, Gianluca Onorato è morto, ma dov'era Alessandro Rossi?

La trama? Prendete TANGO & CASH, miscelate un po' di SORVEGLIATO SPECIALE, peggiorate il tutto con abbondanti spolverate di Lorenzo Lamas e fate ben attenzione a non cuocere troppo, senò viene fuori un b-movie stile "Steve Seagal a confronto è Al Pacino".

Ah, non dimentichiamo il solito cattivone di turno : no, non c'è Donald Sutherland stavolta, ma Jim Caviezel, che ruoli da buono ha fatto giusto il Gesù Cristo più torturato della storia e un figlioletto strafortunato in FREQUENCY, che a quelli come me che han perso il papà prematuramente, fa una cifra girare le balls.

Insomma, che ne dite, alla fine Stallone ce la fa o no?

Si, scappa.

E fa pure la frase fatta, tipo che Caviezel è lì sulla nave fermo davanti a ottocentomiliardissimi di bidoni di benzina misto napalm che giustamente su una nave non ci vai a mettere roba esplosiva, no, e allora che fa Rocky? Spara con una scacciacani, ammiccando in macchina da presa, dicendo un "boom" degno del miglior "hasta la vista baby" del suo compare.

Caviezel sta lì un quarto d'ora a guardare la pallottola che arriva a velocità tipo pallone lanciato da Mark Lenders che ci mette ottocentominuti al quadrato per volare da dentro l'area di rigore a dentro la porta e poi muore sorridendo al battutone di Stallone, che tra il rumore della nave, quello dell'elicottero e tutta la caciara generale, senz'altro aveva sentito.

Il resto sono spari.

Una noia mortale insomma, non dico che mi diverto di più guardando Peppa Pig, ma almeno quella ti fa venir voglia di mangiare la mortadella.

sabato 19 ottobre 2013

Costi di Casta

Si è partiti da un post su Facebook, riguardante la scorsa puntata di Servizio Pubblico, in cui Santoro ha proposto l'ennesimo capitolo della sua saga personale AntiSilvio, toccando il culmine con le dichiarazioni di quellatipalà, che in diretta nazionale ha chiaramente detto che la SilvioGirl, è lesbica e praticamente è una "facciata" messa lì per fare la bella statuina e rinfrescare l'immagine di bravo ragazzo innamorato e fedele di Silvio.

Si è proseguito scambiando messaggi riguardo il fatto che, come Santoro si è giustificato, le vicende personali del Cav, sono effettivamente affare di Stato, quando appunto la sua attività politica, finisce per l'intersecarsi con quella di imprenditore e per transizione con quella di trombeur de femmes.

Mi è stata fatta l'obiezione più scontata : B. non va a mignotte pagando coi soldi pubblici, si fa gli affarucci di letto suoi, coi soldi suoi, che certo non gli mancano!



Allora il giustiziere che è in me, spinto dal desiderio di aprire cervelli con le spranghe e ficcarci dentro il buon senso con la grazia di una betoniera, ha proposto il ragionamento che segue e che vi espongo in maniera più dettagliata ed estesa.

E' ovvio, a PoveroSilvio non mancano i dindi, anche se sarei curioso di fare due conti per capire quanti ne avrebbe se non si fosse dilettato negli anni a frodare il fisco, ma cari cittadini italiani, non siate così ingenuotti e fessacchiotti da vedere il suo spender soldi per le donne, come la classica figura del macchinone che fa il puttan-tour e si ferma dalla prima bagascia che trova, con un mazzetto di banconote pronte in mano e magari due schioppi di coca sul cruscotto pronti per la sniffata.

Pensiamola in maniera più completa, più totale, più realistica possibile.

Prendo una delle famose leggi "ad personam" fatte nel famoso ventennio, una a caso : la famosa legge sul Falso in Bilancio del 2001. Questa legge, approvata il 28 settembre 2001 dalla maggioranza del suo governo, prevede una serie di benefici, come sconti di pena o addirittura totale de-penalizzazione di reato, per chi appunto è sotto processo per questo tipo di reato. Caso vuole che Berlusconi abbia, all'epoca, ben 5 processi in corso per falso in bilancio, processi che magicamente PUFF si annullano perché la nuova legge dice che il reato non esiste più.

Fin qui ok, s'è fatto una legge per non andare in galera. E vabè...si è parato il culo da questi cattivoni di giudici comunisti, direte voi...

Ma vediamo anche le altre conseguenze di questo fatto : è vero che nel 2002 la crisi economica era agli albori, ma è anche vero che una crisi di questa portata non è arrivata da un giorno all'altro. Quanto è costata questa legge di 11 anni fa?  Niente...?

Errato.

Ma facciamo un esempio più vicino nel tempo : nel 2008, l'ennesimo governo Berlusconi non ti va a tirare fuori una bella legge che ti raddoppia l'IVA a Sky, principale concorrente del gruppo Mediaset, soprattutto in epoca in cui la tv digitale stava diventando una imposizione per tutte le famiglie italiane?

E ok, chissenefrega, direte voi, mica la paghiamo noi l'IVA a Sky....e comunque avere Sky non è obbligatorio, quindi se aumenta il prezzo dell'abbonamento, sono cavoli amari per chi sceglie di farlo no?



No.

Mettiamo che in casi come questi, le nostre amate commissioni parlamentari, si prodighino e riescano a legiferare in una settimana. 

A parte il fatto che è atroce pensare che un potere politico faccia leggi contro una azienda privata, ma una settimana di lavoro ai parlamentari, chi la paga?

Sky?

Mediaset?

Il Cavaliere di tasca sua?

No.

Noi.

Di fatto, quella settimana per fare la leggiuzza che depenalizza il reato di falso in bilancio, quell'altra settimanuccia che mazzuola Sky per facilitare la vita a Mediaset Premium, viene naturalmente pagata dai cittadini italiani, che se potevano scegliere, ovviamente, se ne strasbattevano i cosiddetti di fare leggi sul falso in bilancio o contro Murdoch. 

In quella settimana, si poteva far qualcosa per prevenire la crisi (ma no, i ristoranti sono pieni!), si potevano aiutare le Piccole/Medie Imprese (e non SOLO le aziende di Berlu), si poteva far qualcosa per aiutare i bisognosi, per evitare tagli alla sanità, all'istruzione (vero Gelmini?), si poteva cercare di prevenire il disastro in cui siamo oggi.

Magari questo avrebbe salvato delle vite.

Magari non avremmo oggi il fenomeno degli "imprenditori suicidi", gente che si ammazza disperata perché non sa come tirare avanti, contando che è spesso lo Stato ad avere debiti con loro.

Ogni giorno, ogni ora, ogni attimo in cui un eletto lavora per qualcosa che non è utile ai suoi stessi elettori, lo dovrebbe rendere colpevole.

Colpevole di intascare stipendi, rimborsi, vitalizi, diaria, benefici vari, persino la benzina dell'auto blu, per lavorare a qualcosa che non è a vantaggio di chi paga.

Perché questo non è un reato?

Quanto guadagna, tra stipendi, rimborsi eccetera, il ministro della sanità attuale Beatrice Lorenzin del PDL/Forza Italia? Quante persone stanno pagando con la propria vita, la propria salute, il fatto di avere un ministro totalmente digiuno di qualsiasi tipo di competenza in materia medicina, sanità, salute?

Se una persona muore (caso Stamina?) perché il ministro Lorenzin prende una decisione sbagliata...non stiamo noi pagando con le nostre tasse una barca di soldi ad una persona che NON FA il bene comune?

E torniamo al discorso iniziale : PoveroSilvio e le sue vicende amorose. Santoro ne parla troppo...e chissenefrega...e che male fa...e tanto paga coi suoi soldi.......

...ma come la svegliamo quella gente che ancora è disposta a votare uno che mette una diplomata al liceo classico a gestire tutta la sanità italiana?

Perché dobbiamo stare lì a prendere stangate con aumenti IVA, accise sulla benzina, quando poi magicamente spariscono oltre 90 miliardi, come quelli condonati ai gestori del gioco d'azzardo in Italia?



E noi coi nostri soldi paghiamo questi parlamentari, che sono lì ogni giorno a fare questo?

E quando una azienda, casualmente di proprietà del capo del governo, ha un problema, TAC, tutti sull'attenti e pronti a far leggi per aiutarla.

Ma come fate a non incazzarvi?

domenica 6 ottobre 2013

HoVisto : RUSH

Ron Howard, alias Richie Cunningham di Happy Days, come regista è una garanzia.

A molti non è piaciuta la sua trasposizione del CODICE DA VINCI, a me sì.

RUSH è un buon film, qualche leggera inesattezza storica, qualche elemento caricato forse un po' troppo, qualche americanata qua e là, ma risulta avvincente ed emoziona.

Quello che affascina, comunque, è il risultato fotografico : ho trovato accattivante la scelta di mostrare i dettagli delle auto, i forti contrasti, i colori e ovviamente l'impatto che si ha nel trovarsi immersi nel mondo delle corse degli anni '70, in cui tante cose che diamo per scontate oggi (vedi la leva del cambio della McLaren che si rompe), non le sognavano neppure.

La storia della rivalità tra Lauda e Hunt, per quanto sia una vicenda storica, un po' annoia : il classico belloccio che tromba come un coniglio, contro il classico nerd precisino e dall'aspetto sfigatino è un tema che può risultare stravisto in più contesti, per questo sostengo che sia la cornice ad affascinare, a risultare un po' una novità.

Ottima la recitazione, anche se ritengo sia frutto di una perfetta associazione tra attore e personaggio, in quanto Hemsworth, secondo me, è effettivamente un tipo alla Hunt, mentre Bruhl è proprio un tipo alla Lauda.

Onnipresente, nelle produzioni hollywoodiane, il bravissimo Pierfrancesco Favino. Fa onore trovare un così bravo attore italiano, tenuto in gran considerazione dai registi americani, soprattutto quando lo merita.

Mi spiace per Raul Bova, ma Favino non lo vede proprio.

Bella la colonna sonora,  trascinante al punto giusto, una puntina mielosa su alcune scene, ma fantastica quando sfocia nel rock funk settantoso.

Un bel film, forse non il migliore di Ron Howard, ma tra i migliori 3 senza dubbio, insieme ad APOLLO 13 e ovviamente A BEAUTIFUL MIND.

domenica 22 settembre 2013

HoVisto : ELYSIUM

Non me ne avevano parlato benissimo, ma proprio questo mi aveva spinto a guardarlo.

Il precedente film del regista DISTRICT 9 brillava per originalità, anche se sfociava in una tamarraggine inutile e troppo surreale.

Qui siamo sullo stesso piano : soldoni spesi per la CGI che comunque è spettacolare, anche se questo ormai fa parte della base di qualunque film hollywoodiano, quindi non conta poi troppo nella valutazione finale.

Non che sia brutto, ma ecco, quello che manca è una filosofia di base, un goccio di MATRIX che dia al tutto una magnificenza che va oltre la sensazione dello scontro tra favelas e astronavi zozze.

Damon è strano : o in questo film è particolarmente bravo a fare il forzuto tontolone, o per la prima volta riesce ad essere più espressivo di un mattone di tufo. 

La Foster è sè stessa, non fa una performance particolarmente degna di nota : la attaccheresti al muro per darle due schiaffi e anzi, la fine che fa è davvero scontata.

Banale il cattivone, visto e rivisto mille volte.

Diciamo che anche l'idea stessa di Elysium, non è nuovissima : chi si ricorda il bellissimo episodio IL NAUFRAGO DEL TEMPO della serie Star Trek : The Next Generation, sa a cosa mi riferisco.

Il resto sono effetti speciali e idee già viste.

Gli do la sufficienza, va...

Conati di musica...

Ho assistito oggi ad un episodio, probabilmente banale ma per me disgustoso e lacerante.

Ero in un banale centro commerciale all'aperto, il DaVinci a Fiumicino, quando delle fastidiose note di una non meglio definita musicaccia latin houseggiante, giungono ai miei timpani. Mi scusino gli amanti di questo "genere", ma non so distinguere una di queste canzoni dall'altra, quindi non mi chiedete titoli.

Vi basti pensare che si trattava delle solite lordate con una base raggaeton, un paio di chitarrine fintissime messe qua e là, un paio di sequencerini che ripetono note rubazzate alle hit di una infinità di anni prima e sopra una vociaccia alla finto-Pitbull (che già è tutto dire), che urlacchia idiozie ammiccanti una volta al Brasile, una volta ai caraibi, e dansadiqua e muevedilà in un linguaggio indefinito che spazia dallo spagnolo burino al portoghese pecoraro.

Stento, anzi mi rifiuto di avvicinarmi al loco donde provenivano cotali fastidiosezze, ma intuisco che si tratta di un pseudoevento di presentazione di un marchio, forse moda, forse una nuova clinica dentale, forse un nuovo prodotto per la diuresi, con un palchetto, un negrazzo che interpreta il solito maestrodizzumba che va tanto de moda e monnezza musicale della peggior specie sparata a manetta..

Deduco anche dagli urlacci del naturalmente abbronzato individuo, che si tratta di una sorta di showcase di quella spazzaturesca minestra sonora definita dalle masse con il geniale nome di "zumba".

Cosa sia veramente la "zumba" nessun lo sa.

Ma va tanto de moda.

Dovendomi avvicinare al luogo del disastro, causa automobile parcheggiata in zona in precedenza, quando non c'era rumore, vedo davanti al palchetto anche diverse persone che eseguivano una di quelle coreografie che avrebbero reso felice Hitler, tutti vestiti uguali, tutti a fare le stesse stronzate, a tempo.

Che poi a tempo de che, non se sa, le basi sono tutte uguali, così come sarebbero se ci mettessi un album di Davidghettà mixato con sè stesso. 

E dopo un interminabile momento di tum patùmpattùm, parte la mitica, inossidabile Macarena, nella sua ottocentomillesima versione ricantata dai soliti gruppi con nomi ammiccanti esotiche realtà tropicali, tipo Los Locos del Rio che va al Mar con la Suerte del Burrito y Villalobos, y Ramirez y Rodriguez, y Sanchez y Belen y x z.

Mi inizio a domandare se la zumba sia un passo, un ballo, una coreografia, un genere musicale, un tipo di cibaria messicana o solo l'ennesimo nome inventato a cazzo da un ritardato mentale, che va tanto de moda e plagia le masse instupidite da sè stesse.

No perchè, che cazzarola c'entrava la Macarena con la robaccia di prima? Boh.

Ma er peggio ha da venì...

A 'na certa, non ti parte THINK di Aretha Franklin? 

Esatto, proprio quella, i più se la ricordano solo perchè la suonano nelle discoteche che fanno la musicafiga quella vera bella de 'na vorta, la mitica musica settantottanta dove trovi di tutto, da settanta a ottanta a novanta a hip hop a r'n'b a commerciale house dance disco tabasco, no spruzzo de sale e un bel filo d'olio tipo il vecchio spot della Simmenthal.

Qualcuno un po' più amante della roba seria, si ricorda la scena del film (quello vero, l'unico originale, quello che merita di essere chiamato tale) THE BLUES BROTHERS, quando i due fratelli Blues, stanno ricomponendo la bbbbanda e trovano uno dei membri sposati con Aretha che gli canta 'sto sermone in ciabatte.

Ma torno a chiedermi, ma che stracazzo c'azzecca THINK di Aretha Franklin con la zumba?

Si sarà accorta la gente davanti all'immigrato clandestino, che non era zumba quella, ma n'altra roba?

Poi, parte di nuovo n'altra zozzeria finto-discoteca con suoni che li fai con un plugin gratuito ma col solito vocione da finto-Ice-Mc seguito a ruota da una cosa che definire una merda, significa offendere le secrezioni dell'intestino umano.

Avete presente il capolavoro intitolato STAND BY ME?

Si..si..quella..........so darlin' darlin' staaaand.........by meee.........ohohoooooo stand..........byyyy me...eccetera eccetera.

Ecco, quella là, arrangiata a mo' di bachata.

Mioddio se ci ripenso, lo stomaco fatica a contenersi.

Ma la gente, anche allontanandosi dalla zona radioattiva, la vedevi che ballicchiava, che muoveva la gambina, manco ti stessi avvicinando ad un live di Haddaway, manco ti stessi appropinquando ad un concerto degli Scooter, manco ti stessi approssimando ad un dj set di Armin Van Buuren.

La zumba.

Va tanto de moda.

Ma li peggio mortacci vostri, consegnate i neuroni che vi sono rimasti a qualcuno che li possa scambiare con la MUSICA e ridatemi quella VERA!


domenica 15 settembre 2013

HoVisto : COMIC MOVIE

Ormai è tutto "movie".

Un giorno farò anche io un film a episodi, lo chiamerò "MOVIE MOVIE"....

Comunque, non vi fate ingannare dal cast eccezionale, il film non ha molto più da offrire rispetto i soliti SCARY MOVIE, se non il fatto che è curioso che tanti big di Hollywood si siano prestati ad interpretare personaggi del genere.

Ci si diverte, certo, spaziando tra una storia di fondo a cui si alternano diversi corti. Si apre con Hugh Jackman con uno scroto maschile che gli penzola dal collo che riesce ad essere esilarante, ma già il secondo corto sfiora il fastidioso, parlando in maniera grottesca apertamente di incesto.

Il personaggio migliore è senz'altro Batman, un cazzone terribile che scopriamo essere l'artefice del look del povero Robin, costretto a fare il supereroe in mutande controvoglia.

Sesso, volgarità, cacca, homofobia, continue citazioni ai "Griffin", ma diverse risate qua e là.

Evitabile anche il corto finale, del gatto che sogna di farsi spompinare dal suo padrone.

Anna Faris è diventata un cesso, e sì che era carinissima da giovane.

Richard Gere c'è, compare per 10 secondi forse.

Da vedere se non c'è altro, ma da evitare assolutamente se non apprezzate la comicità (molto) demenziale e la volgarità estrema, tanto da far sembrare l'Eddie Murphy degli anni 80 una suora di clausura.

giovedì 5 settembre 2013

Berlusconò, Berluscosì...

Da tempo mi era stato chiesto il parere riguardo la vicenda Silvio, il processo, la condanna, la dura lotta dei falchi PDL per inventarsi l'impossibile scappatoia per salvarlo.

('unfarco..'unfarco...'un fa 'r cojone!)

Ho meditato parecchio in merito, seguendo l'evolversi della serie di minacciuzze un po' altalenanti tra il "mo ve faccio crollà pure l'anima de li mortacci vostri" e il "sono responsabilmente consapevole che il governo sta facendo miriadi di buone cose per la gente e perciò sarò ugualmente responsabile"; dichiarazioni una volta appoggiate da un falco, una volta da una colomba, anche se personalmente mi son sembrate solo cazzate partorite da uno stormo di cornacchie.

Mi vengono spontanee tante domande ma più forte di tutto, in me, è la potenza dello stupore per quanto ingenuamente complicata viene resa questa situazione nel tentativo, come sempre, di manipolare l'opinione pubblica.



Guardandola da una prospettiva diversa (capitano, oh, mio capitano?!), io vedo una palese, evidente, lampante ammissione di colpa da parte di tutto il PDL.

Una colpa grave.

Quella di non avere contenuti, non avere valori, non avere idee, non avere proposte utili per il paese.

Quella di essere totalmente vincolati a Berlu e di sostenere che se lui decade, si ignora completamente il voto di milioni di persone.

E dunque partono le domande che mi frullano nel cervello :

Ma se dite di lavorare per il paese e dite che una sentenza di terzo grado va contro il voto della gente, non state ignorando che il MoVimento 5 Stelle ha preso più voti di voi, perciò di fatto anche il Governo Letta, sta ignorando il messaggio che i cittadini hanno dato?

Ma se avete delle idee, delle proposte, delle cose che volete fare, cosa cambia se le mettete in pratica con a capo mr.B o con a capo, che so, Capezzone? Se le idee sono valide, se le portate avanti per il bene comune, se vi interessa davvero la salvezza dalla crisi, perché siete vincolati dal nome del leader dello schieramento?

State quindi dimostrando che il bene dei cittadini è secondario, rispetto alla condizione giuridica di un unico personaggio, che non è stato né eletto (non era candidato premier alle ultime elezioni) e né la sua coalizione politica ha ottenuto maggioranze in alcuno dei seggi dove si votava (il PDL ha perso ovunque, sia alle politiche, sia alle regionali, sia alle comunali, sia alle municipali).

Pensate che i voti presi dalla coalizione di centro-destra, siano legati non alle vostre idee politiche, non alle vostre proposte per cambiare il paese, ma alla sola figura centrale del PoveroSilvio?

State messi maluccio eh...

Pensate ancora che gli italiani voteranno per Forza Italia, a prescindere dagli inconsistenti fatti concreti da voi sbandierati come aveste già risolto tutti i problemi del paese?

Io vedo che avete tentato la mossa del filone "Il PD è il partito delle tasse e non vuole togliere l'IMU". Vi è andata buca e ora non sapete più che pesci pigliare.

Anche perché diciamocelo chiaramente : se, come è giusto che sia, Berlu decade...che fine fa il centro destra? Chi ci mettete a capo?

Alfano?



La Santanchè?



Cicchitto?



Brunetta?



Borghezio......?!!?



La vostra paura, cari destrorsi, è quella della vostra FINE.

Non solo non ve ne frega una beata mazza del bene del paese, non solo non avete la minima idea di cosa fare per dimostrare la vostra presunta utilità ( e mi si dica cosa han fatto finora di buono i ministri Lupi, Lorenzin e Di Girolamo, grazie!), ma state architettando l'ennesima manipolazione dell'opinione pubblica sostenendo la patetica tesi che una strana coincidenza vuole che TUTTA la magistratura sia inspiegabilmente schierata a sinistra e che sia riuscita nell'impossibile impresa di superare tutti e 3 i gradi di giudizio della giustizia italiana, senza prove, senza riportare fatti concreti, solo con la volatile intenzione di distruggere un unico personaggio politico che a vostro dire non si era riusciti a sconfiggere politicamente!?!??!

Ma avete perso tutto e ovunque!?

Non ve torna?

Napolitano vi ha teso timidamente la mano, in barba a qualsiasi legge e regola di buon senso : non vi è bastato, non avete saputo nemmeno mandargli una stracazzo di domanda di grazia.

No, perché sarebbe stato umiliante per Berlusco salvarsi con la grazia, no? Se Silvio deve risorgere, deve stravincere, senò non ha senso, vero?

Cosa in tutto questo periodo post nascita governo Letta, è stato fatto nell'interesse del paese?

Cosa?

domenica 25 agosto 2013

HoVisto : WORLD WAR Z

L'ho seguito distrattamente, ma non credo meritasse molto di più.

Ben girato, buona regia, buona fotografia, in teoria sarebbe un buon film.

In pratica, se avete già visto 28 GIORNI DOPO e il che a sua volta è il clone di IO SONO LEGGENDA, potete cestinare WORLD WAR Z nel dimenticatoio dopo i primi 20 minuti.

Ma facciamo ordine. 

Il primo film della "saga" delle scopiazzature è stato 28 GIORNI DOPO, che è del 2002. 

Il secondo è tratto ufficialmente dal romanzo del 1954 ed è appunto IO SONO LEGGENDA del 2007.

WORLD WAR Z è del 2012 ed è tratto da un altro romanzo, che è del 2006.

Quindi in sostanza già abbiamo una concatenazione di romanzi scopiazzati, ma da questi sono tratti ulteriori film scopiazzati.

Bella storia, Hollywood non ha più idee.

Per quanto realizzato ottimamente, questo WORLD WAR Z (non ho letto il romanzo, non so quanto sia fedele) è comunque scontato ed incentrato troppo sul protagonista, assoluto mejo figo der bigonzo, che ovviamente è l'unico uomo contro i rimanenti 6 miliardi di abitanti del pianeta, a intuire a culo come curare il male che attanaglia il mondo.

Ovviamente i mejo fighi dei bigonzi americani, non sono impiegati con la panza e gli occhiali a fondo di bottiglia, ma sono tutti fabbricati standard dallo stampino di Brad Pitt e di lavoro fanno tipo l'agente segreto o giù di lì.

Perciò che ce frega di scienziati, ingegneri, cervelli mostruosi, quando c'avemo Brad Pitt?

Una nota positiva è vedere il bravissimo Pierfrancesco Favino, tenere alta la bandiera italiana ad Hollywood. E direi meno male che c'è riuscito lui invece di Raul Bova.

Insomma, un film che consiglio a chi non ha visto gli altri 2 che ho citato, altrimenti seppur ben fatto vi annoierà a morte.

Come è successo a me.

PS: Qualcuno mi spiega il significato del titolo?

sabato 27 luglio 2013

HoVisto : PACIFIC RIM


Ok, dopo questo, ESIGO che si giri una trilogia su EVANGELION e una trilogia sulla saga dei Mazinga.


Ora è possibile.

Perchè non lo fa nessuno?

Daje, su, non dico mi accontenterei di Sam Raimi o di Michael Bay (loro MAI), ma Guillermo Del Toro ha dimostrato una ottima visione del mondo dei robottoni (e dei mostroni) con questo film.

Il buono è che non ha pretese : non servivano star, non serviva una recitazione eccellente, non servivano sguardi penetranti alla De Niro nè monologhi alla Hoffmann.

Serviva un protagonista fighetto, una storia semplice e tanta caciara in CGI. 

E quello è.

E devo dire che ultimamente è anche piacevole scoprire la semplicità di una storia, che non ti rimpolpa buchi con gli effetti. Sarà sorprendente, ma buchi grossi questa sceneggiatura non ne ha.

Qualche scontatezza, qualche banalità, ma che pretendere da un film su mostri e robot?

Te lo godi insomma e personalmente me lo godo ben più di quella cosa abominevole che sono TRANSFORMERS 2 e 3, sempre parlando di robots.

Da vedere anche senza 3D.

E ora, prego, o mi date un contratto, dei soldi e lo faccio io il film su Mazinga, o vi date una svegliata, cari hollywoodiani e lo mettete in cantiere voi.

mercoledì 24 luglio 2013

HoLetto : LA META' OSCURA di Stephen King

Quando ho iniziato il romanzo, mi sono sorpreso a chiedermi se fosse veramente di King e non magari di qualcuno da lui profumatamente pagato per tappare il buco in una scadenza contrattuale che aveva e che non riusciva a colmare, per mancanza di ispirazione.

Premesso questo, va da sè che LA META' OSCURA è ben lungi dall'essere tra i migliori libri di Stephen King.

Non so come scriva la moglie Tabitha, ma lei è stata il mio primo pensiero. Questo non sembra davvero King.

Prolisso e noioso, si legge facilmente se si saltano interi paragrafi che descrivono dettagli poco utili alla storia, se non completamente inutili.

I personaggi non sono granché caratterizzati e il regista Romero, che ha diretto il film tratto dal romanzo, riesce a fare anche peggio. 

Gli ingredienti del romanzo alla King ci sono tutti : la solita Castle Rock, dove tutto avviene, sempre, se non nelle sue sfigatissime vicinanze, la macchina maledetta che suggerisce una forse fobia dell'autore verso le auto d'epoca, gli uccelli sempre inquietanti, il fenomeno paranormale che anche alla fine rimane inspiegato, il dettaglio grottesco che però stavolta fa quasi sorridere (un occhio dentro un cervello......e il cervello che diventa muscolatura capace di far sì che l'occhio sia ammiccante? Il bello è che c'è pure nel film...)

Si denota la volontà di King di parlare un po' di sè, calcando su quelle che forse sono le sue paranoie, cioè come scrivere, con quale strumento, dove e quando.

Ma poi ti ritrovi a girare due o tre pagine per vedere dove finisce il capitolo, ansioso di chiudere il volume.

Non che sia un disastro totale, per carità, LA STORIA DI LISEY riesce ad essere peggiore per il mio modo di leggere, tanto che non sono proprio riuscito a finirne nemmeno metà, ma lo Stephen King dei primi anni 90, è evidente, ha attraversato un periodo non proprio creativissimo.

Siamo anni luce dal meravigloso 22/11/'63 che supera di gran lunga qualsiasi altro romanzo di King, fino a far dubitare anch'esso che sia opera sua.

Il film di Romero è davvero povero. Subisce ovviamente i tagli necessari ad una riduzione cinematografica, ma essendo il romanzo, appunto, pieno di ciarpame, la storia è rispettata quasi al dettaglio.
Gli attori sono assolutamente incosistenti : Timothy Hutton è un medio Thad Beaumont ma un davvero risibile George Stark, truccato che sembra Robby Rancido se lo interpretasse Michael Keaton.

Atroce Amy Madigan che interpreta la moglie di Beaumont. Inespressiva quanto un comodino, impalata come una fermata d'autobus.

Michael Rooker ha la faccia del maniaco Henry, il suo primo personaggio e temo non sia possibile vedere un film con lui che fa il buono.

Il personaggio di Alan Pangborn era stato degnamente interpretato da Ed Harris nel film di COSE PREZIOSE e probabilmente non riuscivo a vederci una faccia diversa, con quel nome, ma nel caso de LA META' OSCURA, Alan Pangborn è completamente inutile di suo, una perdita di tempo, un rallentamento fastidioso della storia che nel film diventa pure peggio, tanto che verso il finale, quando si spizza la Liz-moglie-del-protagonista, constatando dopo tutto un libro intero che è gnocca, ti fa quasi sperare che tenti lo stupro, pur di dare un qualsiasi senso alla sua presenza nella storia.

Gli effetti speciali sembrano quelli di un film del 1983, sul filone di CHRISTINE, LA MACCHINA INFERNALE (il cui romanzo rifletteva la freschezza e la semplicità del King ottantoso), ma Romero ha girato 10 anni dopo, nell'epoca in cui ci eravamo già annoiati nel rivedere acchiappafantasmi, astronavi varie e ritorni al futuro, quindi pollice in basso anche per questo aspetto. La scena di Stark che viene spolpato dai piccioni (mentre si continua a sentire il suo urlo...) fa meno paura del Donovan che crepa dopo aver bevuto dal Graal sbagliato davanti ad un tutto contento Indiana Jones.

Insomma, leggetevelo se lo rimediate, come ho fatto io, a due euro in una bancarella o se ci tenete davvero a collezionare tutti i romanzi di Stephen King.

Il film evitatelo.

mercoledì 26 giugno 2013

I nuovi ministri : Lupi alias mr.Concretezza

Mi spulcio sempre con ardore gli articoli di Giancarlo Perna, alla ricerca delle sue perle di saggezza, donate ai suoi commossi lettori quando descrive la magnificenza dei nuovi ministri del Governo Letta.

Oggi vi parlo di uno dei miei preferiti, Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture.



E comincia proprio da paura il Perna :

Quanto a idee, Maurizio Lupi, le ha chiare. Non ci piove. 
E infatti basta sentirlo parlare per constatare la fulgida chiarezza dell'uomo che ha in mano opere da nonnulla come la TAV o il Ponte sullo Stretto di Messina, tanto agognato dalla destra italiana.

Nel caso abbiate dubbi, comunque, la parola di Giancarlo Perna è pronta a dissiparveli riportando fedelmente prove inconfutabili dei concreti fatti che hanno fatto meritare a Maurizio Lupi il parcheggiamento del culo sulla poltrona.

Mangiando pane e grandi opere da una vita, non si può davvero dire che sulla poltrona sia stato messo un incompetente.
Ah beh, allora se lo dici tu, ok, va bene.

Quindi riassumendo : Lupi ha le idee chiare ed è estremamente competente.

Poi però, Perna se ne esce con un esempio...e già l'immagine da X-Men di Maurizio Lupi, sembra venir messa in dubbio :
 Prendiamo il ponte sullo Stretto di cui si ciancia da decenni. Ora che tocca Lupi, uno che considera le opere pubbliche volano dell'economia, sentite come parla: «Rimango un convinto sostenitore del ponte di Messina. Dopodiché, so che è stata presa un'altra decisione e che, dunque, è inutile riaprire quel dossier». Ma come? Sei un convinto sostenitore e poi rinunci? Se ci credi, battiti. Mostra i pugni. A che serve avere idee nette («sostengo il Ponte»), se ti manca il fegato di realizzarle? Ecco l'incognita Lupi: in premessa appoggia l'opera, nella conclusione la affossa.
Cioè, no, 'spetta...

...ma non aveva detto il nostro mitico scribacchino de Il Giornale, che Lupi aveva le idee chiare? Meno male allora che lo cazzia a dovere.
Meno male che ci sono i giornalisti a cazziare i ministri, senò che sarebbe del nostro paese?

Comunque, 'sto ponte, non s'è capito se si fa o no.

Ma consultare i Messinesi e i Calabresi....fare un bel referendum? No eh? Paura di perdere eh?

E poi? Ancora dubbi, ancora posizioni strambemente contraddittorie :

«Io credo - ha detto il Nostro - che il patto di Stabilità sia totalmente un errore», perciò, conclude, «va allentato». Anche qui, gioca al ribasso. Se pensa davvero sia «totalmente un errore», si dia da fare per cancellarlo. Perché solo annacquarlo? Sei convinto o no di quel che dici? O lo fai solo per lavarti la coscienza e, se devi passare ai fatti, scegli il quieto vivere?
Beh, ha ragione Perna. Lupi, che cazzo vuoi fare?!

Perna poi va lì a controllare il curriculum e la carriera di Lupo de' Lupis, vi riporto qualche stralcio a caso :

 Quasi in fasce, ha mostrato una spiccata attitudine per l'accumulo delle cariche. 
Mecojoni : 'na garanzia.

 Esordì in Consiglio comunale nei primi anni '90, come dc. Fu uno degli ultimi di quella stirpe, a ridosso del crollo tangentopolista. Dopo il patatrac, si salvò salendo sulla zattera del Cdu, una dependance di Cl, guidata da Rocco Buttiglione, segretario, e Roberto Formigoni, presidente. 
In pratica, s'è salvato a culo da tangentopoli, s'è accodato ad un nome che è una garanzia, Formigoni  (e con "Buttiglioooone! Quello là nel mezzo!" Come diceva Benigni) e poi tra sigle e impicci vari salta da un partito all'altro.

Preceduto dalla fama della sua intraprendenza, Maurizio entrò alla Camera nel 2001, tra le file di FI, sempre rieletto nelle successive tre legislature. 

Per dire, se sei intraprendente, sei un figo anche se fai cazzate su cazzate. Poi aò, viene pure rieletto per tre volte, mica cacchi. Come dire, sono talmente bravo a fare il mio lavoro (quale? non s'è capito...) che mi rieleggono cinquanta volte.

Arriva la chicca :
 Subito cominciò a collezionare incarichi: capogruppo in commissione, vice presidente della Camera, portavoce tv, commissario del partito nelle sedi inguaiate, eccetera. Questa bulimia è la favola di via dell'Umiltà, sede Pdl. Inoltre, avendo un estro animatore tra parrocchia e Club Med, ha portato un po' di vita tra la polvere di Montecitorio fondando organizzazioni trasversali. 
Capito, sì? Abbiamo messo la deturpazione perpetua del paesaggio italiano (vedi ponte sullo stretto), in mano a uno che ha in curriculum il ruolo di portavoce tv e di commissario delle sedi inguaiate del partito.

Ed è così bravo che pare un animatore........e fa le organizzazioni trasversali, tipo :
La principale è l'Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà (più individuo, meno Stato) cui aderiscono Alfano con altri del centrodestra e cani sciolti del Pd, da Enrico Letta a Bersani. La più pittoresca, il Montecitorio Running Club, che riunisce i deputati di ogni partito che partecipano alla Maratona di New York.
Ecco, no, mica sono una "casta" questi qua. No, no, no.

Poi ora che so che Sicilia e Calabria potrebbero essere sfregiate (siete mai stati a Scilla?) PER L'ETERNITA' da uno che ha fondato una associazione di deputati maratoneti, sono proprio felice.

E sereno.

 Comunque, nella sua personale definizione di coerenza, Lupi, era pronto ad un altro zompo :

Ogni tanto, però, seguendo il Vangelo, sbaglia pagina e finisce dalle parti di Giuda. Anche Lupi sei mesi fa, come la stragrande maggioranza dei maggiorenti del Pdl, è stato tentato di mollare il Cav per Mario Monti. Brutta storia che ha scavato un solco nel partito tra quelli rimasti accanto a Berlusconi e quelli pronti al salto della quaglia.

Ahiahiahi, birbantello!

E pure furbetto, profondo conoscitore dei problemi della gente, pronto a sposare la causa Monti, dopo i grandi risultati che ha portato al paese.

Complimentoni.

Pensa un po' te, se faceva veramente il salto della quaglia, invece che a decidere se stuprare i mari di Scilla, ce lo trovavamo a fare una beata minchia all'interno del suo misero 8% (o quant'era), con la rilevanza politica pari a quella di un criceto che partecipa ad una convention di tigri del Bengala.

Perna chiude il suo meraviglioso articolo, come sempre, cercando di mettere in luce l'impossibile, come a dire che se siamo governati da Attila e gli Unni girano stuprando donne, massacrando bambini, mutilando uomini per puro sollazzo sadico, in fondo, mentre tuo figlio diventa cibo per cani, tua moglie muore di emorragia, tu sei lì con un moncherino al posto del braccio destro, senza un piede e con il solo coglione destro, in fondo, in fondo, domani può darsi che partecipi alle paraolimpiadi e vinci una medaglia.

La sola «pura» è considerata Nunzia De Girolamo. Gli altri, Gaetano Quagliariello in testa, sono nella lista nera. Di costoro, comunque, Lupi è quello su cui si è più disposti a sorvolare. 
La sola spiegazione, essendo la sua posizione identica agli altri, è che riesce simpatico. Sa girare la frittata, la butta a ridere e, come per il ponte di Messina, si tira soavemente indietro. L'uomo di mondo è promosso, il ministro resta un rebus.

Insomma, Maurizio Lupi è sulla lista nera dei traditori...ma...mica tanto, perchè visto che è un simpaticone, la gente è disposta a sorvolare. Quindi, ma sì, facciamogli prendere un incarico di responsabilità, anzi, no, visto che si caga sotto.

A me piace ricordarlo così:




Chi vuole leggere tutto l'articolo, vadi qui :

http://www.ilgiornale.it/news/interni/925534.html

martedì 25 giugno 2013

HoVisto : MAN OF STEEL

Di Uomini d'Acciaio ne abbiamo visti diversi, tra piccolo e grande schermo.

E' risaputo che ODIO il Batman di Nolan e per questo non mi aspettavo granchè da questo nuovo Superman.

Di Zack Snyder, avevo visto il mitico 300 e l'atroce, incomprensibile, vuoto, merdosissimo SUCKER PUNCH. 

Al contrario però, stavolta, ho visto un ottimo film, una buona sceneggiatura che probabilmente ha solo le pecche di avere poco spazio nuovo in cui pescare.

Gli storici film con il mai compianto abbastanza Christopher Reeve, ancora si lasciano guardare, quando Italia1 li manda in onda il sabato dopo pranzo. Ne contiamo ben 4 e se ci aggiungiamo il SUPERMAN RETURNS e la comunque recente serie di SMALLVILLE, non possiamo pensare che questa nuova produzione su Superman, diretta da Snyder, possa essere particolarmente originale.

Tuttavia, riesce ad essere gradevole ed attuale, ripescando i personaggi del vecchio SUPERMAN II, ammodernandoli in maniera credibile ed efficace.

Un ottimo Russel Crowe, da vita ad un nuovo Joer El davvero solido, anche se si muove in un pianeta Krypton che sembra un po' troppo quel Pandora visto in AVATAR.

Un discreto Kevin Costner, da vita ad un Jonathan Kent un po' monofaccia, ma decisivo per la scelta che compierà Kal El quando deciderà di essere il nuovo trentatreenne salvatore del mondo, pronto alla crocefissione.

Probabilmente sono volute tutte le citazioni, tutti gli omaggi : gustosissimo ritrovare Lawrence "Morpheus"  Fishburne ad inquadrature alternate con Harry "Lock" Lennix e, se ci aggiungiamo lo scontro finale tra Superman e Zodd che richiama parecchiotto quello tra Neo e Smith, i richiami a MATRIX ci sono tutti. 

Ma non guastano.

Qualcuno avrà anche notato qua e là un Alessandro Juliani, il tenente Gaeta di BATTLESTAR GALACTICA, il marchio di Lex Luthor di Smallville ed altri dettagli che rendono gustosamente ricco di richiami, questo film.

Non mi spiace Henry Cavill, il nuovo Clark Kent : monofaccia, è vero, la cosa peggiore sono i suoi denti storti, cosa che cozza forse troppo con lo stereotipo del Superman che nell'immaginario collettivo deve essere perfetto. Ma se fisicamente è una ottima scelta, in quanto può risultare una via di mezzo tra Christopher Reeve, Brandon Routh e Tom Welling, come doti recitative si sarebbe prestato meglio per una versione cinematografica di Ridge Forrester.

Buona la storia, come dicevo, perfetta per un reboot del marchio Superman, ottimi, ovviamente, gli effetti speciali, che non annoiano, non fanno quella caciara insensata stile Sam Raimi e anzi nelle scene d'azione, propongono combattimenti perfettamente credibili nel contesto.

Insomma un buon riavvio per Superman, uno scampato pericolo la produzione esecutiva di Nolan e la regia di Snyder, un prodotto migliorabile certo, ma comunque superiore a tutte le altre versioni cinematografiche di supereroi DC viste negli ultimi anni.

Il mio sentore, comunque, è che si sia fatto il massimo e difficilmente un secondo film su Superman possa fare di meglio o al pari.

La cosa peggiore del film è senz'altro la battuta "Sono cresciuto nel Kansas, non c'è nessuno più americano di me".

Eddaje..su...:D

lunedì 17 giugno 2013

I nuovi ministri : Lorenzin, la Meg Ryan de'no'antri.

Tutti se lo chiedono, strappandosi i capelli dalla dubbiosa disperazione : ma chi è Beatrice Lorenzin, attuale ministro della sanità e che meriti abbia per ricoprire tale ruolo?

Una risposta ce la da Giancarlo Perna, de IL GIORNALE, con questo articolo delizioso, per niente di parte,  talmente obiettivo, oggettivo e superpartes da meritare un paginone centrale stile Playboy di un manuale deontologico per giornalisti.

L'articolo per intero lo potete leggere qui : 


Vi invito però a farvi due risate insieme a me.

Cominciamo bene, Perna butta subito le mani avanti :

I l come e il perché la pidiellina, Beatrice Lorenzin, sia diventata ministro della Salute ha arrovellato i cervelli più fini. La Sanità è un comparto che impiega una montagna di soldi pubblici, 115 miliardi, cioè il 7,1% del Pil. Come si fa - ci si è chiesti - ad affidare tanto denaro e un settore delicatissimo a una giovane donna senz'altra esperienza se non quella politica, anzi per lo più partitica? Si è andati a ficcare il naso nei suoi titoli di studio e si è visto che anche lì Beatrice non si è sprecata: una licenza liceale e una fugace apparizione alla facoltà di Legge, tanto per dare gli esami introduttivi, prima di rimanere folgorata dalla politica.
 A questo punto i commentatori si sono stracciati le vesti e hanno cominciato a dire che così non va. Chi voleva minimo una laurea, chi la pretendeva in Medicina, chi preferiva un dottorato in Economia per fare quadrare i conti. Insomma, invocavano un profilo da esperta. Altri hanno però obiettato che di «tecnici» ne abbiamo le scatole piene, inguaiati come siamo dalle loro malefatte, e che perciò era meglio una sprovveduta, purché sveglia.
 
Ma sì, se lo chiedono tutti il motivo per cui un ministero così importante sia stato assegnato un po' a cazzo.

Mettiamoci una politica doc, una che di titoli non ne ha, tanto di quelli competenti in materia ci eravamo stufati, come a dire che dal momento che Monti ha messo lì qualcuno esperto del tema Salute, (Balduzzi, che manco è medico...), avendo fallito, ora è lecito metterci chiunque, tanto, capirci qualcosa di salute, ospedali, malattie non serve a un piffero.

Voglio dire...115 miliardi....il 7,1% del PIL....a chi li diamo in mano?

Ad un rinomato economista capace di far quadrare i conti? Naaa...

Ad un titolato medico chirurgo, esperto di management ospedaliero? Naaa....

A Walter Bishop? Naaa...

Tu! Tu che passi lì per la strada!!! No, non importa chi sei o cosa fai, vuoi fare il ministro?

Ma sì...mettiamoci una sprovveduta a gestire la vita, la morte, la malattia di milioni di italiani!!!! Male che vada, investiamo tutti in ditte di onoranze funebri e facciamo due soldi!!!

Ma andiamo avanti :

Beatrice è sveglia e onesta. O, almeno, lo è stata finora e non c'è ragione che cambi. Pure gli avversari la considerano una brava ragazza (pare più giovane dei suoi 41 anni). È così tenace, che se anche sa poco di una materia, si butta giù a studiare e dopo un po' sa tutto.
E questa sì che si chiama meritocrazia.

 Poi il Perna cerca di parare un colpo, non esprimendosi in merito ad appellativi assolutamente garbati, velati e senz'altro ingiustificati che Meg Loryanzin s'è vista affibbiare in questi pochissimi giorni del suo ministero (tipo "assassina").

La prima grana che Beatrice si è trovata al ministero è quella delle staminali. È la nota vicenda del metodo Stamina brevettato dal professor Davide Vannoni dell'Ospedale di Brescia. I soloni della medicina si oppongono alla cura adducendo che manca la prova scientifica dell'efficacia. I parenti dei malati sono invece favorevoli e imbufaliti dagli ostacoli. Renato Balduzzi, il precedente ministro della Salute, aveva autorizzato la terapia in via sperimentale. Quando è toccato a lei decidere, Beatrice si è sentita sotto assedio. Nel Pdl, soprattutto Daniele Capezzone, radicale e libertario, l'ha catechizzata: «Autorizza. Non dare retta ai parrucconi. Sei giovane, abbi il coraggio del futuro». «Ci penserò», ha replicato. Ma, dopo avere incontrato gli esperti dell'Istituto superiore della Sanità che le hanno fatto una capa tanta, ha ceduto alle tesi ufficiali e si è detta contraria. Da Capezzone, se mi hanno riferito bene, si è beccata un «sei una cretina», sia pure affettuoso, e dai congiunti dei malati una manifestazione sotto Montecitorio con lo striscione: «Lorenzin assassina». Non giudico: sono cose complesse.
Poverina, la ministra, s'è sentita sotto assedio LEI.

La gente muore e lei si sente sotto assedio, cercando conforto nelle parole di un grandissimo statista, quale è Capezzone.

'na garanzia.


Ma lei è Meg Ryan, che ci frega della bara bianca?

Continuiamo l'articolo ed ecco che Perna, tira fuori uno dei grandi meriti di Beatrice Lorenzin, una vera garanzia della sua competenza e dei meriti da lei ottenuti per ricoprire il ruolo che ricopre :

Per tornare al quesito iniziale, per quale ragione sia ministro della Salute, si potrebbe anche rispondere: perché è una cocca. Lo è del segretario del Pdl, Angelino Alfano, del quale è considerata la favorita (politicamente). Ma ha pure una speciale dimestichezza con il premier, Enrico Letta. Infatti, è membro della sua Fondazione bipartisan, «VeDrò», formata dai quaranta-cinquantenni di destra e sinistra che, con la scusa di pensare all'«Italia di domani», tengono le loro kermesse tra i monti del Trentino. Ci sono in pratica tutti quelli che stazionano nei talk show: Passera, Polverini, Carfagna, Ravetto, Serracchiani, Renzi, Lupi, ecc. Inoltre, sono di «VeDrò» ben sette dei ventuno ministri dell'attuale governo.

Cioè...no...spetta...ammissione di colpa : è una cocca! Alè! Allora la verità viene a galla!

La cocca di Alfano (e questa sì che è meritocrazia!) la mettiamo lì tra il gruppo trasversale dei "VeDrò" che non è una associazione che sta lì come per dire che se tu hai un problema tipo :

Tu: Scusi, ministro, ho mio figlio malato di distrofia, all'ospedale non ci sono cure adeguate, cosa pensa di fare?
Meg Ryan: "Mah, non so, VeDrò!" 

E intanto se ne va a far la figa in un talk show.

Capito no? Esiste una associazione di politici che.......va ai talk show!
E mica cacchio, mica Scilipoti, Isidori e Borghezio..........no!

LA POLVERINI!

Cioè, per ricordarsi, quella che ti imbocca contromano a Via Del Corso, per andare a comprare delle scarpe e nessuno dice niente.

Quella che  era Presidente della Regione Lazio e s'è dimessa perchè un suo sgherro s'era rubato il mondo.

Quella che è talmente forte, che ce la ritroviamo zitta, zitta, in parlamento di nuovo stipendiata da noi.

E la nostra salute è in mano a 'sta gente qui? Yeah. Votate PDL, mi raccomando.

Passiamo ora, signore e signori, al momento più sexy dell'articolo.

Beatrice è assai carina - è detta la Meg Ryan del Pdl -, con i capelli biondi lisci, grazie alle cure del coiffeur delle onorevoli, D'Antonio, che ha domato certi arricciamenti ribelli. Di recente, per rasentare la perfezione, si è messa un apparecchio raddrizzadenti che ha tolto solo per prestare il giuramento da ministro.
Assai carina.

Non dimostra i suoi 41 anni.


Scusa Perna, che gusti di merda che hai.

Ora torniamo al personaggio politico, finora non si è fatto altro che criticarla, porella, ma vediamo un attimo cosa ha combinato nella sua carriera, chè giustamente gli italiani, a 'na certa, se lo chiedono.

Entrata nell'Olimpo, si è espansa, diventando un personaggio tv. Tre anni fa, le è venuta l'idea delle Governiadi, gioco di ruolo per giovani aspiranti politici che, riuniti una volta l'anno sul Lago di Bolsena, fingono di amministrare comuni, Stati o imprese e devono raggiungere risultati, aggirando ostacoli e imprevisti. Una scuola di politica agli antipodi delle tetre Frattocchie di togliattiana memoria, con centinaia di partecipanti divisi per squadre. Nell'occasione, Beatrice si scatena. Canta, balla e rilascia interviste. Conclusa la gara, invita i più intimi - ma non meno di trenta - nella casa di Ostia dove la mamma prepara le inarrivabili bombe alla nutella e alla crema che sono, per alcuni che conosco, la sola ragione per cui in luglio si sciroppano ogni anno la Governiade di turno.

Ah beh, se canta e balla, allora ok.

Conclude, Perna, giustificando piccoli misfattucci, inezie, nei nella carriera politica del nostro Ministro, cose da nulla, quisquilie, peccatucci comuni e perciò giustificati, scheletrini-ini-ini che chiunque ha nell'armadio.

Anche Beatrice, pur così soggiogata dal Cav, è caduta sei mesi fa nella tentazione di passare armi e bagagli col Professor Monti, come Angelino, Lupi, il Quaglia, ecc. Lorenzin, proprio perché brava figlia, è stata la più ingenua, mettendosi prima in mostra nell'organizzare le Primarie Pdl con le quali si puntava a decapitare il vecchio brianzolo. Poi, nei confusi momenti del programmato salto carpiato. Solo in extremis, la rottura fu evitata dal Berlusca che, scuotendosi dal torpore, si rimise alla testa delle truppe. Sui congiurati, però, è rimasto il marchio dell'inaffidabilità. Un neo che a Beatrice dona, facendone la Mata Hari del governo.

Praticamente, viste le brutte, la Meg Ryan de no'antri se ne stava per andare a gambe levate. Poi arriva SuperSilvio, salvatore dell'universo (mejo de Flash Gordon) e la convince a rimanere.

Che culo.

Poi vabè, che venga ricordata nei secoli dei secoli come inaffidabile, voltagabbana, traditrice, profittatrice, arrampicatrice politico-sociale, interessata-solo-a-mettere-il-culo-sulla-poltrona, non conta niente, ANZI, secondo Perna è pure una cosa figa, che la persona a cui è stata affidata la nostra salute, sia un po' Mata Hari.

Quindi, cari cittadini, vediamola così :

Quando pagate il ticket, ricordatevi che state pagando lo stipendio a Beatrice Lorenzin.

Quando state male, andate in ospedale e non ci sono medici, ricordatevi che a capo di tutta la baracca c'è una che è diplomata al liceo Classico.

Quanto portate la vostra vecchia zia malata a curarsi e vi dicono che non ci sono medicinali, ricordatevi che il ministro che a vostra zia deve provvedere, è la Mata Hari del governo e la cosa ci fa anche piacere (sodomia?)

Quando chiamate una ambulanza, SE questa arriva, poi si mette a girare per tutti i reparti di Pronto Soccorso della regione senza trovarvi uno straccio di posto, dopo che siete morti con la sirena sparata nelle orecchie e salite davanti a S.Pietro, ricordatevi che chi non ha risolto il vostro problema fa parte di una associazione di politici presenzialisti in tv.

Io intanto penso a Meg Ryan, con tristezza.

HoVisto : INTO DARKNESS

Avevo letto diverse critiche e recensioni a questo film, prima di vederlo, ma non ne ho trovata una che corrisponda alla mia visione.

Abrams mi piace ma da quando ha preso in mano la saga di STAR TREK, ha deluso.

Nel primo film si è prodigato in trovate narrative catastrofiche, come la promozione da cadetto a capitano di astronave di Kirk, scena che sarà ricordata negli annali della cinematografia fantascientifica come la più grossa minchiata mai mostrata in un film, che viene da rimpiangere l'apparecchietto triangolare di H725 che aveva la straordinaria abilità di manovrare la moviola moltiplicatrice di schiaffoni di Bud Spencer.

C'è chi grida al capolavoro, chi dice che questo è un bel film ma non è Star Trek.

Per me non è un capolavoro, ma è abbastanza Star Trek.

Diciamo che Abrams ha il suo solito stile : prende storie stra-scontate e le riracconta a modo suo.

Basti pensare a CLOVERFIELD, che nonostante sia il clone vomitevole di GODZILLA, ti tiene incollato allo schermo con la narrazione stile BLAIR WITCH PROJECT. Roba che ti fa comunque venire su i Pan Di Stelle che hai mangiato a colazione, per quanto balla la cinepresa, ma almeno è credibile.

INTO DARKNESS parte a cazzo e finisce a cazzo.

In mezzo, ok, ci sta tanta azione, tanti zip pam pum, trama pochina ed un cattivone di turno che sembra basare la propria rabbia solo sull'aver letto la sceneggiatura, aver visto STAR TREK 2 - L'IRA DI KHAN e dopo che gli han detto "ti paghiamo per essere cattivo".

Troppa roba inutile, troppa carne al fuoco che non viene motivata incastrandola nella trama : un tessuto con solo l'intreccio, non si tiene su.

Perché Khan è cattivo? Boh, così, gli rodeva il culo che lo avevano ibernato per 300 anni e che lo volevano usare per scatenare una guerra contro i klingon.

Di fatto questo film (di cui non ho capito il titolo.....nell'oscurità de che?!) riassume un po' tutto il personaggio di Khan, conosciuto nella serie classica e rivisto poi nel secondo film.

Ma all'epoca, diamine se ce l'aveva un motivo per odiare Kirk : lo avevano mollato là su Ceti Alfa 5.......anzi...su Ceti Alfa 6 a far la muffa!!!

Poi bon, che c'entra tutta la scena della nave che cade sulla Terra? A che serve narrativamente?

E ci finisce tutto in una scazzottata?

Miiiinkia...ma STAR TREK 2 finiva con il Genesis che generava la vita su un pianeta morto!!!

Insomma, sì, azione ed effetti speciali, ti fanno passare piacevolmente quelle due ore.

MA...

1.Il Bird Of Prey dei klingon che ha lo stesso rumore del Tie Fighter dell'Impero di Star Wars????

2.Spock emotivo..........ma dai.......

3.La Terra : il pianeta meno difeso dell'universo. Chiunque arriva, attacca, fa disastri, scappa a piedi, con una ciabatta e un piede scalzo e nessuno lo acchiappa.

4.Khan : potevano chiamarlo SuperPippo, avrebbe avuto più in comune col vecchio personaggio di questo qui. Se ci mettevano Vincent Ludwig della Pallottola Spuntata, era meglio. Quando dice il suo nome? Abbaia?

5.Cioè ma che comunicatore ha Kirk, che apre il suo coso lì, lo smartphone dal centro dell'Impero Klingon e parla con Scotty che sta sulla Terra ad ubriacarsi prima di andare a mignotte?

6.Klingon, l'impero con il secondo pianeta meno difeso dell'universo : questi arrivano con una nave grandicella a due passi, violano il confine, fanno i loro porci comodi, ti mandano lì un coso che sembra tanto il Millennium Falcon e la razza più incazzosa del quadrante, non fa una piega.  Cosa ci farà vedere Abrams nel prossimo film? Un Borg che tromba con una lavastoviglie?

Tirando le somme : la storia è meno avvincente di un episodio di un telefilm qualsiasi di oggi. Si rimpolpa cogli effetti speciali, se togli quelli puoi riassumere con Kirk e Spock che sono fighi e rompono il culo a tutti.

Chi lo giudica il miglior film della saga di Star Trek, farebbe bene a riguardarsi Star Trek 6.

Chi lo giudica un film poco Star Trek, deve ragionare su quali sono i parametri di una società come quella attuale, cosa piace alla gente, cosa può fare J.J. Abrams. Se i Batman di Nolan sono dei capolavori, anche questo è un filmone.

Oggi, con gente che va a votare sbavando per l'IMU, non si può pensare a Star Trek, come un marchio che sposa la fantascienza con il messaggio morale. 

Qui messaggi non ce ne sono, o meglio, sono terribilmente stereotipati : tipo che quello che infrange le regole è figo, chi le segue è sfigato.

Tipo che tutte le donne sono gnocche, quelle che vi trovate intorno nella vita, non sono donne.

Tipo che se sei negro devi morire.

Tipo che se sei giapponippo, non farci troppo la bocca a fare il capitano, chè a breve torna il biondone ariano e ti fa vedere come si fa.

Tipo che dopo due ore di film, non è successo niente, tranne il tuo portafogli che è più leggero.

Niente che lasci il segno, niente che esca dal concetto di videogioco strabello da vedere, wow che figata di scheda video ho.

Un po' rimpiango la faccia del vecchio Scotty, quando si trova due balene megattere nella stiva.