giovedì 25 ottobre 2012

HoPensato : Incomunicabilità generazionale.

E' una epoca strana quella in cui viviamo, ricca di paradossi.
Il motivo per cui si debbano creare paradossi è esso stesso un paradosso. Voglio dire, se stai correndo e davanti a te vedi un muro, fermati, no? 
No.
La società attuale concorda sul fatto che il muro debba essere ignorato, altrimenti poi non si ha nulla di cui lamentarsi e per cui piangere.
Piangere fa figo.
Piangere fa moda, vedi Emo.
Lamentarsi e non far niente fa figo, fa moda, fa Italia.

La differenza con molti paesi esteri è che almeno loro non si lamentano.

Accade così che si ha difficoltà ad accettare la realtà, quella che leggiamo ogni giorno nei quotidiani e tra le loro righe (e qui potrei dilungarmi in una polemica sulla stampa pilotata, ma lasciam perdere..), quella che ascoltiamo nei telegiornali e di cui riceviamo gli aggiornamenti via sms. 

Ma anche la realtà che emerge durante le file.

Già, la fila, questo eterno mezzo di interscambio sociale, uno dei pochi momenti di aggregazione popolare che la tecnologia ancora fatica a distruggere.

Perchè che lo vogliate o no, che abbiate lo smartphone più figo della galassia, che siate superesperti di social networking, reality show, televisori lcd, plasma e pugni atomici rotanti, comunque nella vostra vita, vi capita per forza di stare in fila.

Fila al supermercato per pagare (e vogliamo farci due risate sul concetto di "cassa veloce" o di "cassa max 10 articoli" a cui si presentano puntualmente persone coi carrelli pieni?), fila alla posta, fila in banca, fila alla mensa, fila al McDonald's, fila al cinema, fila in discoteca, fila in stazione, fila in aeroporto, fila pure dentro casa, quando ci scappa la pipì e abbiamo un solo bagno cui usufruire in 5 (e in questo caso, c'è mia suocera che ha una sorta di timer chiaroveggente interno, per cui la sua vescica manda impulsi al suo cervello un millisecondo prima che lo faccia la mia).

Ed è in questo contesto che è nata una nuova forma di incomunicabilità tra le generazioni, per cui chi è oltre i 55 anni non solo non comprende i propri figli, ma non si rende conto di avere un problema in questo senso.

Fondamentalmente il tema che fa ardere la fiamma dell'incomprensione è quello del lavoro, come già più volte sottolineato dalla nostra classe politica che ha definito la fascia da 30 a 40 anni con tutta una serie di epiteti come il famoso "bamboccioni" dell'onorevole Tommaso Padoa Schioppa, ai più recenti "mammoni", fino a considerazioni illuminanti come quella del nostro Presidente Del Consiglio (non eletto) Mario Monti che se la ridacchia ed esordisce con "il posto fisso è monotono", come se invertire questa tendenza toccasse al Mago Merlino e non a lui.

Oggi lavoro non ce n'è.

Chi ha 35 anni se ne fa una ragione e tira a campare con la pazienza e l'ottimismo che gli permette di ipotizzare cambiamenti prossimi per tornare ad avere come obbiettivo una famiglia solida, una casa, il nuovo iPhone e un lavoro che ti permetta di guadagnare il necessario a comprare tutto questo.

Basta aprire un giornale di annunci, un sito di queste ditte terrificanti che ti promettono lavorolavorolavoro o peggio ancora quei deprimenti manifesti in edicola che ti dicono robe tipo "Concorso per 20 impiegati alle Poste, serve laurea in astrofisica più raccomandazione da alte sfere ministeriali". Quello che trovi, appunto, annunciato passa dall'incentivo al suicidio, fino al velato suggerimento a rinunciare, attaccandoti al piffero.

Ma questo, purtroppo, i sessantenni del 2012 non lo capiscono.

Secondo loro, hanno ragione i ministri : i trentenni sono viziati (..cazzo, davvero? E chi li avrà viziati?!...Pippo Baudo...?!?!), vogliono tutto pronto, pranzo, cena, lavatrici fatte dalla mammina, ma soprattutto non vogliono faticare, non vogliono impegnarsi o al massimo, se devono farlo, hanno assurde pretese di essere aiutati dai propri genitori.

"Ma che si rimbocchino le maniche....io ai miei tempi mi sono fatto il culo............"

Ma certo, non conta nulla se negli anni 60 il mondo era un pelo diverso...



Avvengono quindi queste divisioni tra tipologie di genitori:

a) I rassegnati, cioè quelli che amano i loro figli e sono consapevoli che l'unico modo perchè campino degnamente è sulle spalle della loro pensione e dei loro risparmi. E chissà se un giorno questi figli avranno una propria pensione...!
Non sono particolarmente informati sulla situazione attuale del mondo, ma credono in ciò che i loro figli dicono, quindi sono al loro fianco sulla fiducia.

b) Gli sfidanti, cioè quelli che sono irritati da questa presunta apatia dei figli, vorrebbero scuoterli in qualche modo e perciò passano il loro tempo ad umiliarli, calpestarli, dando loro briciole di aiuti economici e zero aiuti morali, ma correndo a reagalare un rene al primo che passa, che è senz'altro migliore di quel debosciato nullafacente del proprio figlio. Sono genitori che vedono i trentenni di oggi come parassiti, che se alzassero il culo dalla sedia e si staccassero da Facebook, troverebbero lavori a camionate e non importa se pagati o meno. Il lavoro nobilita, non è educazione chiedere al proprio datore di lavoro "quanto mi paghi". Per dire, se lavori ad un call center e fai il turno dalle 20 alle 4 di mattina, non stai lavorando, anzi esci cogli amici. Se invece esci la mattina alle 7 si, poi che ti paghino 300 euro al mese non conta niente.

Non c'è niente che faccia cambiare idea a questi genitori : sono antichi, tradizionalisti, "comunicazione costruttiva" è una definizione ignota, non contemplata, totalmente al di fuori delle loro capacità recettive. E se glielo fai notare, si incazzano pure, perchè non capiscono che minchia stai dicendo.


Come si esce da questo circolo vizioso? 

Mi chiedo se sia solo possibile.

E temo di no.

Far cambiare idea alle mentalità più tradizionaliste in Italia è una utopia.

Continueranno a correre contro il muro e a scontrarvisi per poi lamentarsi che fa loro male alla testaccia dura.  Magari se fai loro presente che possono evitare il muro, fermarsi, scansarsi di lato o anche solo correre più forte per tentare di sfondarlo, ti rispondono con un mugugno, come a dire che stai parlando di fantascienza.

La conclusione è questa, insomma : i nati negli anni 70 devono davvero rimboccarsi le maniche, ma devono innanzitutto comprendere che i nemici da affrontare non sono solo il lavoro che non c'è, la politica corrotta e inaffidabile, la crisi economica, ma anche l'impossibilità di comunicare con chi dovrebbe essere al loro fianco a risolvere problemi che forse nascono proprio dalla cecità della loro generazione.

mercoledì 24 ottobre 2012

HoVisto : TED

Vabè, dai...bisognava vederlo, questo film che sta spopolando tra gli appassionati di cazzate.

E' ovvio che siamo lontani dai fasti dei fratelli Zucker e Jim Abrahams, che ci hanno regalato nel corso dei decenni, perle di comicità demenziale come TOP SECRET, come AIRPLANE! (L'aereo più pazzo del mondo.....tanto per ricordare l'idiozia dei nomi adattati all'italiana...), come HOT SHOTS! e pure le prime due NAKED GUN, cioè le pallottole spuntate.

Comunque questo TED, fa sorridere e subito salta all'orecchio la voce del doppiatore di Peter Griffin, Mino Caprio, che fa parlare l'orso di peluche, così come avviene per il doppiaggio originale americano.

Ma non ci si aspetti, vedendo questo film, la comicità drastica e surreale della serie tv. TED fa fare qualche sghignazzata si, ma si perde troppo volentieri in americanate da due soldi, come la storia di fondo del ragazzo che vuole riconquistare la ragazza.

Tra l'altro, vi ricordate chi è Mark Wahlberg? I miei amici dj senz'altro si...


..sembra passata una vita eh?

Comunque se ne parla tanto di questo TED, andateci al cinema, se proprio avete già visto tutti i film buoni in giro (uhmm.........................), qualche risata la farete.

Le chicche, secondo me : 

1. Flash Gordon. 
2.Le suonerie del cellulare di John..........
3.Ted che tromba.
4.Mila Kunis.........bona da morire....che tra l'altro doppia Lois Griffin negli States.
5.Il proprietario del supermarket.

Le pecche, secondo me :

1.L'esaltazione dell'uso di sostanze stupefacenti. 
2.La banalità della trama.

Buona visione.

sabato 20 ottobre 2012

Giorno Diciannove : Supercars e AutoBlu!


Forse non ce lo sapete...vi sarà sfuggito.... ma la Batmobile è una Auto Blu (anche se è nera) !

E magari v'era passato di mente....forse voi poveri fessi non ve ne eravate accorti, ma ne avevamo tante tante altre di Auto Blu nei garage dei nostri Comuni, delle nostre Provincie, delle Regioni e forse, ipoteticamente anche dello Stato.

Tipo che anche KITT potrebbe finire in un garage istituzionale, per venire pilotato da un autista o magari proprio da un assessore, un viceministro, un vice-aiuto-capogruppo degli amici del sottosegretario nell'anticamera del palazzo adiacente alla sede del partito......



Ma d'altronde di recente ne abbiamo viste di tutti i colori : le nostre figure politiche, adoperano le straordinarie capacità delle loro supercars, in casi certamente indispensabili, stando ben accorti a rispettare la legge ed il codice della strada quando non è necessario.

Un esempio lampante è la ex-presidentessa della Regione Lazio, la mitica Renata Polverini che non si voleva dimettere, ma poi s'è dimessa prima che Batman la facesse finire tra le mani del Joker.
La sua superauto, è sfrecciata CONTROMANO a via Del Corso e qualche malelingua sostiene che fosse soltanto per un motivo frivolo, cioè lo shopping.


Capita poi, che un altro individuo il cui ruolo istituzionale non ho ben afferrato (Presidente Consiglio Regionale del Lazio....che differenza c'è con il Presidente della Regione Lazio?! Cioè...tipo...ma che paghiamo a fare di tasca nostra un Presidente del Consiglio Regionale e un Presidente della Regione?? ), se ne sfreccia con la sua auto che, secondo alcune indiscrezioni, non è il Generale Lee, avanti e indietro, su e giù per le autostrade.

Gira voce, che a volte salti anche i burroni e che si impenni su due ruote per evitare gli ostacoli.

Purtroppo però, quel cattivone dello sceriffo Rosco P.Coltrane, ha beccato il Presidente Delnonsocosa, tale Mario Abruzzese (e non fatemi fare battute sul cognome...Abruzzese...presidente del Lazio...), e non è molto d'accordo che il prestigioso incarico di costui giustifichi le numerose infrazioni del codice della strada, commesse.


La cosa buffa, in questo caso, è che Abruzzese, non ha una auto arancione, ma ha una auto blu, il che significa che se e quando non rispetta la legge, multe e sanzioni varie sono sì applicabili, ma non vanno pagate da chi era alla guida o dal suo autista : le paghiamo NOI.

Eh già.


Non lo sapevate, immagino. Le multe delle auto blu le paghiamo noi, con le tasse.

E che gliene importa dunque a Mario Abruzzese di rispettare il codice della strada, se tanto non paga niente?

Un magistrato cattivone della contea di Hazzard ha tentato di far valere la legge, ma la prefettura ha ribattuto che il Generale Blee (minkia che battutaccia..) stava svolgendo un incarico istituzionale, quindi aveva il permesso di infrangere il codice della strada.

Totale? 50.000 euro circa.

E ripetiamo in coro...



HoVisto : TOTAL RECALL ovvero quando la fantascienza diventa inutile.

Inizio subito con l'ammettere che tra i tanti racconti di Philip Dick che ho letto, mancava purtroppo Ricordiamo Per Voi, quello da cui sono tratti entrambi i film, quello del 90 con Schwarzenegger e questo del 2012 con Colin Farrel.

Premesso questo, vado a dirvi cosa penso di questo che molti considerano un remake, ma che remake non è, in quanto è ispirato al racconto e non al film precedente di cui solo un paio di citazioncine da nulla, tipo la donna con 3 tette.

Questo ATTO DI FORZA, è un bel giocattolone, tutto computer grafica, tutto effettoni speciali, tutto apparire e poco raccontare.

La trama è quasi la stessa del racconto, ma solo per quanto riguarda il tema di fondo, che purtroppo Wiseman, in barba al suo cognome, non sviluppa a dovere.

Questo nuovo Douglas Quaid non esiste, non ha spessore, non ha carattere.

Wiseman prende la sceneggiatura di THE BOURNE IDENTITY, la plagia al 90%, poi cambia quattro cazzate per metterla in un contesto futuristico. 

E dal film con Matt Damon, c'è pure ripresa pari pari la scena della cassetta di sicurezza.

W l'originalità.

Farrel non è un cattivo attore, è proprio il personaggio che interpreta ad essere volutamente vuoto. Non ha il tempo di crescere, non ha il tempo di guardare la moglie (di cui parlerò tra poco) con occhi innamorati, non prova quasi stupore nel vedere sè stesso raccontargli cosa fare, com'era la sua vita "prima".

La noia cresce con l'andare avanti del film, nonostante sparatorie, robe che si distruggono, si sfasciano con assordanti rumori e flares in abbondanza.

Ma nel film di Verhoeven del 1990, c'era la trama, c'erano i personaggi, c'erano pure i mutanti. C'era il tema della fuga su Marte che qui viene solo vagamente accennato. C'era il tema della salvezza dell'umanità e della colonizzazione di un nuovo pianeta, qui c'è un casotto di guerra civile raccontato poco e male, per lasciar spazio alla caciara.

In tutto questo inutile frastuono, c'è LEI.


Bella da far spavento, cattiva e spietata ma che ti giustifica la spesa del biglietto del cinema e ti risveglia i sensi, assopiti da sparatorie e demolizioni.

Si, forse questo TOTAL RECALL ha il pregio di essere più fedele al racconto di Dick, senza i mutanti inventati da Verhoeven, senza Kuato, ma viceversa, il film del '90 si riavvicina alla storia originale, mostrandoci qualcosa di alieno, mentre questo si ammoscia ulteriormente con un finale per cui bisognerebbe trovare la parola antitetica ad "epico".

Insomma, non un brutto film. Ma Hollywood sembra non voler capire che la gente non si stupisce più guardando un panorama in computer grafica, nè salta più dalle poltrone quando sente "bum". 

Alcune recensioni hanno stroncato il nuovo "sforzo" di Len Wiseman, altre lo considerano solo insipido. In ogni caso, Kate Beckinsale a parte, nessuno sembra averlo apprezzato.

Non è uno di quei casi, tipo PROMETHEUS in cui sembra che le premesse ci fossero, ma per qualche strano motivo il risultato finale è una cagata. Qui c'è il vuoto. Un film del 1990, con effetti speciali dell'epoca e una direzione della fotografia a volte pessima, risulta MOLTO più avvincente di questo prodotto 22 anni dopo.

Che serva da lezione.

martedì 16 ottobre 2012

HoLetto : SILENZIO ASSOLUTO di Frank Schätzing

Avevo letto di recente il suo IL QUINTO GIORNO e ne ero rimasto affascinato.  Frank Schätzing è un ottimo autore, affronta temi non particolarmente originali in una chiave fresca e gustosa.

Ho così proseguito nella lettura delle sue opere, scegliendo SILENZIO ASSOLUTO come seconda lettura (attualmente ho tra le mani IL DIAVOLO NELLA CATTEDRALE) ma ammetto un pelo di delusione rispetto al romanzo precedente.

SILENZIO ASSOLUTO parte molto lentamente, stentando nella narrazione e dilungandosi nella descrizione. Ok,  Schätzing spesso rasenta la prolissità descrittiva, ma al contrario de IL QUINTO GIORNO dove l'azione è bilanciata con la descrizione per un 40%, in questo tomo ci troviamo in un luogo che non riusciamo a vedere e per un motivo che non comprendiamo.

Troppo, in tutto il racconto, viene lasciato ad un ipotetico colpo di scena finale che però non arriva mai, in quanto tutto si regge su fatti realmente accaduti, cioè un mancato attentato a Bill Clinton in Germania a fine anni 90.

Buoni i personaggi, certamente molto ispirato a  Frank Schätzing stesso è il protagonista, professor Liam O'Connor, affascinante genio della fisica, in lizza per il premio Nobel, ma più dedito all'alcolismo che allo studio dei fotoni.

Interessante anche Jana, la terrorista incaricata di trovare un sistema efficace, sorprendente e innovativo per commettere un omicidio che potrebbe cambiare la storia del mondo.

Un buon romanzo, insomma, se si saltano paragrafi e a volte intere pagine, per non perdere il filo del suo lato dinamico. Questione di gusti, probabilmente; non amo molto le descrizione dettagliate mentre sto aspettando di leggere se qualcuno muore ammazzato.

In questo  Frank Schätzing vince su tutta la linea, accontentando sia chi cerca idee, azione e divertimento, sia chi ama perdersi in panorami originali e dipinti con accuratezza.

lunedì 15 ottobre 2012

Giorno Quattordici : Lettera a chi gestisce la notte.

Momento revival : nel 2004 ho scritto una lettera ai gestori dei locali italiani, allarmato 
dalla tendenza, già allora iniziata ed in progressivo aumento, del calo di qualità del prodotto discoteca in Italia.

Cosa, quanto, come è cambiata la scena club in 8 anni?

Vi ripropongo la lettera-articolo, pubblicata in due parti sulla mitica rivista Jocks Mag di allora :




Passano 8 anni, e cosa è cambiato? Molto, direi.

In peggio.

Sono stato un profeta nefasto? Oppure ho semplicemente dedotto qualcosa che era già intuibile all'epoca, in quel periodo 2000/2005 quando ancora forse si poteva porre rimedio e capire quanto contasse il prodotto artistico in un locale?

C'era già in quel 2004 la figura del "dj che porta gente". C'era già lo spessore artistico azzerato. C'era già la scarsezza professionale nell'ambiente, dj che non sono dj, vocalist che urlano a caso frasi incomprendibili accentuate da un delay al massimo, light jockey impegnati a tutto tranne che a sottolineare con gli effetti, ciò che la musica sta trasmettendo alla gente.

E nel frattempo, quanti locali abbiamo visto chiudere?
Quanti locali hanno cambiato gestione, nome, proprietà?
Quanti soldi investiti in maniera sbagliata, si sono dimostrati impossibili da recuperare, perchè abbiamo ignorato i princìpi fondamentali del meccanismo di una serata in discoteca?

(Buona musica + artista valido + scenografia e coreografia)

Abbiamo, temo, completato l'inversione dei ruoli : musica, artisti, luci, costumi sono diventati la secondaria cornice di una scena in cui i protagonisti sono lo champagnino, il tavolo prenotato, il PR lampadato, la lista fighetta.

Ci abbiamo guadagnato? E' stato meglio così? O era meglio prevenire, investire nel modo giusto e tentare di educare, di indirizzare il nostro pubblico verso una concezione più serena, più solida, più artistica del clubbing, come avviene in diversi paesi del mondo?

Certo oggi siamo in una epoca di crisi, perciò anche manifestazioni epiche come Sensation, UMF e simili, probabilmente non hanno più quella risonanza che poteva avere la Love Parade dei tempi d'oro.

Ma la conseguenza per noi italici è stata quella di vedere organizzato un evento meraviglioso come il SoundRome, a cui hanno lavorato professionisti, investitori, artisti validi che hanno arrancato per promuovere qualcosa che la gente comune non ha compreso, perchè non abituata a ragionare in questa ottica.

Anni a sognare artisti come Tiesto, come Armin Van Buuren, che si esibiscono in location a portata di mano e quando arriviamo con impegno, sacrificio e un pizzico di voglia di sognare a portarli a Roma, ci troviamo a lottare contro un pubblico che ormai concepisce l'apoteosi della discoteca come un ristorantino in cui ci sono 4 metri quadri per ballare una mezz'oretta, dopo il dessert, mentre si aspetta il caffè...

La figura del DJ è sparita.

Prima sii PR, poi, forse, pensi ad essere DJ, MC ( e non vocalist, cazzo! Il vocalist è uno che canta, non un presentatore-urlatore!).

Allora mi chiedo, voltare pagina, è possibile?

domenica 14 ottobre 2012

HoVisto : ASHITA NO JOE, ovvero come i giapponesi ti fanno un bel film.

Qualcuno se lo ricorderà, quel bellissimo cartone uscito dalla mano del maestro indimenticabile Shingo Araki, tratto da un manga meraviglioso, ma nel caso la memoria di voi quarantenni faccia difetto vi mostro qualche foto.



Gli adattatori italiani ebbero la geniale idea di rinominarlo ROCKY JOE, giusto perchè senò non si capiva che l'argomento trattato nella serie era la boxe. Ma chi era Einstein a confronto?

Comunque, l'anno scorso i giapponesi hanno avuto la bella idea di farne un film, cogli attori in carne ed ossa, e non è che ti vanno a fare un film bellino?

Qualche pecca c'è, certo. L'attore scelto per il ruolo del protagonista è questo : tale Tomohisa Yamashita, cantantino e attorino che piace alle ragazzine orientali, leader della band NEWS (bel nome...). Beh vabè, il ciuffo non è a levitazione spontanea, ma ci sta. Lo sguardo proprio no. Tomohisa, soprannominato Yamapi, ha l'espressività di un panda affetto da Alzheimer e non trasmette la profondità di sguardo che rende Joe un personaggio adorabile. 
Ma vabè, dai, era pur difficile trovare un attore giovane, atletico, col ciuffo e che faccia piacere una storia ambientata negli anni 70 ai giovanidoggi, quindi perdoniamo Yamapi per la sua inconsistenza recitativa e andiamo avanti.

La storia c'è, tratta dal manga, forse andava sviluppata un pelo nella parte iniziale, ma la meravigliosa fotografia dei quartieri poveri del Giappone di 40 anni fa, ti affascina a tal punto che se conosci il manga, non ti pesa che Joe dal vedere Rikishi mezza volta si ficchi in testa di combattere con lui a qualsiasi costo (e viceversa).

Un bel prodotto comunque, a favore del sottovalutato cinema orientale, che in questa occasione ti molla un bel ceffone ai sempre troppo sopravvalutati blockbuster hollywoodiani.

Il finale lo si conosce, ma ti lascia a bocca aperta quando IL FATTO avviene.

Da vedere, ve lo consiglio.

sabato 13 ottobre 2012

Giorno Dodici : giornalisti, ma ci prendete per il culo?

Per blaterare le scemenze che scrivo nel blog, mi documento : seguo le rassegne stampa, leggo giornali online e seguo da Facebook le loro iniziative, compresi TgCom e Ansa.

Poco fa mi spunta in bacheca un sondaggio del TgCom, che mi lascia interdetto.

Non certo perchè ci sia qualcosa di male nel proporre sondaggi, quanto perchè mi sembra che un sondaggio simile sia come chiedere ad uno che è stato appena travolto da un camion e che ha metà del corpo schiacciato, le budella sparpagliate per strada, sangue che esce da ovunque, ossa ridotte in polvere, se domani andrà al concerto di Gigi D'Alessio.

I geniali giornalisti del TgCom, chiedono questo ai loro lettori: 


Se vi fa schifo cliccare, ve lo dico io : chiedono ai lettori "DA CHE PARTE STIAMO" riguardo la crisi economica.

Perchè, non è che la discussione nasce tra noi, gente mazzolata da una classe politica che sguazza nell'oro comprato coi nostri soldi e un Presidente del Consiglio che nessuno di noi ha votato ed eletto, ma secondo loro il dilemma è tra chi da ragione a Mario Draghi, presidente della BCE (Banca Centrale Europea), che sostiene un miglioramento della situazione economica nella zona Euro ( LEGGETE ) e il nostro caro Mario Monti, che giustamente, ormai in carica da quasi un anno, eletto da non si sa chi per risolvere i nostri problemi, ci dice che non si è risolto niente ma abbiamo ancora un lungo periodo difficile davanti. 

No dico....Monti, ci dice che ci attendono ANCORA mesi difficili? Dopo tutte le legnate, le tasse, gli aumenti, i rincari, l'IMU, l'IVA, l'animaccialoro che aumenta, non abbiamo ancora davanti un futuro roseo e di ottimistica crescita?

A cosa sono serviti i NOSTRI sacrifici?

Poi dico........ma cari giornalisti, con tutto quello che la gente sta passando, con manifestazioni e proteste a cui VOI non date nemmeno troppo spazio, ci chiedete pure se siamo ottimisti o pessimisti?

Ma c'è da chiederlo? 

Al momento in cui vi scrivo, il sondaggio si assesta su un 83% a favore del pessimismo di Monti ( evvivaevviva ) contro un 17% a favore di Draghi, al che, mi farebbe piacere parlare con uno dei pazzi visionari che hanno cliccato sul nome del presidente della BCE, per capire cosa lo ha spinto a tanto.

Errore? Qualcuno che ha cliccato sul link sbagliato? Boh..

Fatto sta che il nostro poveraccio travolto dal camion, non è che possa avere troppi dubbi se domani andrà al concerto o no....e mi sembra che fargli questa domanda sia un misto tra una enorme presa per il culo ed una manifestazione di sadismo allo stato puro.

venerdì 12 ottobre 2012

Giorno Undici : i veri bisogni della gente.

Che paese fortunato è l'Italia!

Abbiamo una classe politica, così numerosa, così impegnata ad ascoltare i problemi della gente, capire cosa possono fare per risolverli e impegnarsi a dimostrare concretezza, sobrietà, affidabilità.

Pensate un po'...mentre la gente è in strada a manifestare, a cercare di protestare facendo presente che si è un pelo sfranducata i coglioni di tagli, tagli, tagli, tagli e poi tagli alla scuola pubblica (mentre la scuola privata continua ad avere sovvenzioni su sovvenzioni dallo Stato), di tasse, tasse, tasse, rincari, rincari, rincari, aumenti, aumenti, aumenti, i nostri politici (solo quelli onesti, quelli corrotti ormai sono in cella con Fiorito o stanno cercando casa ad Hammamet) passano le loro giornate a lavorare alla nostra esigenza più impellente.

LA LEGGE ELETTORALE.

E infatti che ti fa il nostro meraviglioso Presidente della Repubblica? 

Sollecita i partiti a darsi una mossa e a tagliare i fondi alle scuole private per aiutare le scuole pubbliche? NO.

Consiglia al Parlamento di lasciare da parte le cazzate, eliminare la legge sui rimborsi elettorali in modo da deviarne i fondi ad aiutare la Sanità, per rendere gli ospedali italiani migliori, funzionanti ed affidabili? NO.

Suggerisce ai palazzi sui colli di smettere di blaterare minchiate per trovare un modo di tagliare le accise sulla benzina, ad esempio quelle relative alla guerra in Abissinia del 1895, per farla calare di prezzo? NO.

Ipotizza idee insieme ai capogruppo dei partiti, su quali vitalizi tagliare, quali privilegi eliminare per poi eliminare l'IMU? NO.

Nonono..ha ben altro da fare lui.

Infatti è stato di recente impegnato nella scrittura di una lettera.

Cioè, no, capito? Che fa il nostro rappresentante primo? Scrive lettere.

A chi? 

A Barak Obama per chiedere il suo aiuto alla risoluzione della crisi economica in Europa? NO.

A Vladimir Putin per chiedere un consiglio su come aiutare la gente che non gliela fa più di vedersi levar soldi dal portafogli? NO.

A Fidel Castro..no vabè..quello ormai campa poco.......lasciamolo in pace..

No, scrive a Schifani, presidente del Senato. 

Roba che non faceva prima a mandargli un sms o una mail? NO.

Vabè ma chissà quali profonde riflessioni, quali importanti segreti di stato si sono confidati i due grandi uomini di Stato.

Giudicate voi: LEGGETE QUI

E sono mesi che si va avanti con 'sta storia della legge elettorale che va cambiata, dell'accordo che non si trova, del fatto che secondo LORO la gente deve avere questo insidicabile diritto di eleggere i propri rappresentanti (perchè prima chi eleggevamo? Gli assessori del municipio di Paperopoli???), ma poi questa maledetta legge non l'avevamo già cambiata una dozzina di volte? 

Proporzionale, maggioritario, premio di maggioranza...

...ora non so se ci azzecco parlando a nome di tutti, ma per conto mio vorrei mandare un messaggio alla nostra classe politica riguardo questa scottante problematica della legge elettorale che non si risolve mai:

MA STICAZZI!?!!!?!?!

Che però non deve essere una esclamazione offensiva, ma un semplice invito a rivolgersi, per la risoluzione di questa impellente necessità del popolo al grande capo nativo americano:



Ora io dico, ma possibile che con tutti i casini che abbiamo, i nostri governanti stanno lì a perdere mesi, mesi e ancora mesi per decidere come farsi rimettere sulle stesse poltrone l'anno prossimo!?

Ma che gliene frega agli italiani di maggioritario, minoritario, limortaccilorario!??! 

Risolvino i prolbemi, diamine, non stiano a PERDERE TEMPO.

Ti credo poi che ti arriva un comico come Beppe Grillo e attira le simpatie della gente, finendo con l'essere votato!

Quantomeno non ci arrivano, i nostri eroi, a mascherare un po' la loro nullafacenza per illuderci che stiano discutendo di chissà quale provvedimento a favore nostro, invece di blaterare su come votare?

Ve la do io la soluzione, vi va?

Fate un bell'account su Facebook, il capo di partito che ottiene più "mi piace" diventa Presidente del Consiglio.

Una volta eletto, questo fa alcune proposte per i ministri e anche qui, ottiene il mandato chi ottiene più "mi piace".

E così via scendendo fino agli ultimi collaboratori, tipo ai lavapiatti del ristorante di MonteCitorio.

Costo zero, affidabilità buona, tempi immediati.

O vogliamo discutere sulla legge elettorale fino al 2013 e oltre, in modo da mantenere il governo (non eletto) di Mario Monti al suo posto anche fino a dopo la scadenza della legislatura?

No perchè IN TEORIA il governo Berlusconi doveva star lì fino a primavera 2013, ma nessuno ci ha spiegato se caduto lui, il governo tecnico mantiene la stessa scadenza o se dovremo tenerci Monti finchè continuerà a bastonare la gente e nessuno avrà le palle di tentare di prendere il suo posto.

C'è chi parla già di tenere Monti fino al 2015.

E c'è chi comincia a pensare che la fine del mondo predetta dai Maya, sia il male minore.

mercoledì 10 ottobre 2012

Lettera dagli insegnanti ai genitori : la fine della scuola pubblica.

Vi posto, nel caso non vi sia arrivata, una lettera che viene fatta circolare dalle associazioni degli insegnanti italiani della scuola pubblica a tutti i genitori che non possono permettersi di iscrivere i propri figli ad istituti privati.



FACCIAMO GIRARE QUESTA LETTERA. LEGGANO, PER FAVORE, I GENTORI . NOI CE LA STIAMO METTENDO TUTTA. SIAMO SEMPLICEMENTE DOCENTI CHE SVOLGONO IL PROPRIO DOVERE. TRA I COMPITI NOSTRI SI PONE LA NECESSITà DI INFORMARE:

La scuola (pubblica) sta chiudendo

Signore e signori di tutta Italia, genitrici e genitori, attenzione! Questi potrebbero essere gli ultimi mesi, gli ultimi giorni della scuola pubblica, libera e democratica.

È arrivato il momento di esporsi, perché oggi il silenzio è connivenza con ministri e governi che minano alla base lo Stato sociale e l’apparato culturale del Paese per creare un esercito di marionette senza cervello, senza pensiero critico, senza capacità di scelta. Per scegliere consapevolmente, però, bisogna essere informati; è questo che cerchiamo di fare, informarVi, visto che TV e giornali ormai si occupano d’altro, troppo impegnati ad elogiare il Governo o a fare da portavoce di questo o quel partito.
La scuola pubblica negli ultimi anni è stata costantemente e colpevolmente impoverita. I 143000 tagli Tremonti-Gelmini, confermati dal ministro Profumo, hanno devastato la scuola italiana, impedendo l’assunzione di tutti i precari (come previsto dalla legge 206 del 2006) e imponendo la formazione di classi di 30, 35 o anche 40 alunni. Un genitore attento comprende, senza bisogno di ulteriori spiegazioni, la difficoltà degli insegnanti di fare lezione e di prestare la dovuta attenzione a ciascun allievo, in una situazione così difficile.
La continuità didattica è gravemente messa a rischio dalla presenza massiccia e costante del precariato che rappresenta una perpetua reiterazione dell’illegalità di Stato: i precari, vincitori di concorso Siss e plurititolati, sono sfruttati e poi licenziati alla fine di ogni anno scolastico (perlopiù a fine Giugno), per poi essere nuovamente assunti nei primi mesi dell’anno successivo in un’altra istituzione scolastica, interrompendo in questo modo il progetto educativo intrapreso.
La spendingreview del Governo Monti (Art.14 comma 17) prevede che gli insegnanti risultati in esubero dopo la riforma Gelmini siano assegnati per la copertura delle supplenze, anche quando il docente non sia in possesso della relativa abilitazione, inaugurando, quindi, una scuola in cui tutti possono insegnare tutto, una scuola che disprezza il merito, l’esperienza, le competenze e i titoli acquisiti in anni di studio e di lavoro.
È un paese strano, l’Italia, un paese in cui si parla continuamente di meritocrazia ma si tagliano fondi all’istruzione senza ritegno e senza opposizione alcuna (né all’interno del Parlamento né tantomeno nella società civile); un paese in cui i Ministri dell’Istruzione, e non solo loro, hanno dichiarato guerra alla scuola pubblica, mentre quella privata è profumatamente sovvenzionata, al contrario di quanto impone l’Art.33 della Costituzione italiana “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
L’attacco decisivo, tuttavia, viene sferzato dal ministro Profumo, e da tutti i partiti che appoggiano questo Governo, con la proposta e l’imminente approvazione della legge 953, anche detta ex Aprea (Valentina Aprea è stata sottosegretario del Ministero dell’Istruzione nell’ultimo governo Berlusconi) che prevede, in sostanza, la quasi totale privatizzazione della scuola pubblica. Scarseggiando sempre più i finanziamenti dello Stato, gli Istituti scolastici riceveranno in alternativa contributi economici da parte di soggetti esterni, pubblici e privati (le aziende), associazioni di genitori e fondazioni. Le conseguenze sono palesi e gravissime. È chiaro che il soggetto, sia esso un’azienda o un gruppo di genitori benestanti, che “dona” denaro alla scuola, vorrà in cambio prendere parte alle decisioni relative al curricolo, all’organizzazione scolastica, all’acquisto di materiale didattico, persino all’assunzione del personale. In questo modo viene meno il fine educativo dell’istituzione scuola, viene violatala libertà di insegnamento, principio sacro che garantisce l’esistenza di una scuola democratica, che sia di tutti e per tutti; una scuola per mezzo della quale la Repubblica italiana, secondo quanto prescritto dall’Art.3 della Costituzione, possa “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …” Ancor più grave, se si può, è un’altra conseguenza inevitabile: le scuole italiane, non avendo fondi statali, non saranno tutte uguali; ci saranno le scuole ricche (poche!) e quelle povere, le scuole dei ricchi e quelle dei poveri: le prime superaccessoriate, con laboratori, palestre, insegnanti di ruolo che possano garantire la continuità didattica (ma scelti da chi? Secondo quali criteri?); le altre prive anche del necessario, ubicate in strutture fatiscenti, nelle quali le classi pollaio saranno la norma. Questo è immorale, indegno di un paese che voglia ancora definirsi civile. Una scuola pubblica che sia veramente tale deve dare a tutti gli allievi gli strumenti culturali necessari per affrontare la vita e le medesime possibilità di successo, facendo eventualmente le dovute differenze di merito, non certo di censo o di estrazione sociale. Ancora, la ex Aprea concede ai Dirigenti scolastici un potere eccessivo che mette a rischio l’organizzazione collegiale dell’attività didattica. I presidi, che talvolta già oggi abusano della loro autorità, potrebbero diventare veri e propri “capi”, comportarsi da despota, imponendo ai docenti di “seguire le direttive” e badare a non “creare problemi”. Il Consiglio dell’autonomia, previsto dalla legge 953, adotta il Piano dell’offerta formativa (POF) e designa i componenti del nucleo di autovalutazione necessariamente su proposta del Dirigente al quale viene conferito anche il potere di gestire le risorse umane. È facile prevedere su che base verrà effettuata la scelta del personale: non più docenti qualificati ma amici (o amiche!), parenti, adulatori e “clienti” di ogni genere. Si aggiunga infine che le Conferenze regionali del sistema educativo, istituite dalle Regioni, stabiliscono i criteri per la definizione degli organici, per l’integrazione dei disabili e per la distribuzione dell’offerta formativa. Ciò significa che l’istruzione dei futuri cittadini italiani cadrà nelle mani, non sempre linde e immacolate, della politica che deciderà se, quando e dove investire, cosa insegnare, quanti docenti assegnare a ciascuna istituzione scolastica. Provate ad immaginare a quali nefandezze potrà arrivare una cattiva politica, magari di stampo leghista.
Allora è il momento di intervenire, tutti insieme, poiché, ricordate, il problema non è solo dei docenti, è degli studenti, è dei genitori, è degli Italiani tutti. Uno Stato civile, specie una democrazia, si basa sull’istruzione e sul livello culturale dei suoi cittadini perché, si sa, un paese ignorante è un paese povero e poco libero.

Ringraziando per l’attenzione, porgiamo a tutti Voi distinti saluti.

Docenti in difesa della Scuola Pubblica

domenica 7 ottobre 2012

Giorno Sei : Considerazioni sulla SIAE.

Iniziamo le mie considerazioni da una pura opinione personale : molti mi vengono a raccontare che cercano alternative alla SIAE, che vorrebbero iscriversi alla GEMA o altre società analoghe di altri paesi, perchè pensano che la SIAE stia lì a fottere chissà quanti soldoni a ciascuno di noi, poveri soci.

Non sono mai stato d'accordo.

La SIAE, per quanto piena di difetti, per quanto pesantemente anacronistica nelle sue funzioni di tutela-non tutela dei diritti di autori, compositori, editori, a noi purtroppo SERVE.

Non sono uno di quelli contro la SIAE insomma, uno di quelli che vogliono arrendersi e scappare artisticamente all'estero, anche perchè sono sempre convinto che se ci fossero milioni di euro da guadagnare, varrebbe la pena informarsi e cercare alternative, mentre per spartirsi le briciole, la ricerca di una alternativa sia solo puro fighettismo, un superficiale ed effimero mezzo per sentirsi dei moderni Che Guevara ed appagare la propria voglia di rivoluzione.

Vi accontentate di poco...

Ultimamente però, sono rimasto sorpreso, quasi a bocca aperta : è vero che in Italia QUALSIASI ente che abbia un minimo di funzionalità burocratiche, è affetto dal morbo dell'italianità media, capace di trasformarlo in un elefante pesante, lento, malato e vecchio, ma che questo portasse la SIAE ad avere un debito di UN MLIARDO di eurozzi nei confronti di noi soci, sinceramente era oltre la mia immaginazione.

Leggete:



Poi proprio oggi mi vado a fare un giro nel mio account online SIAE e leggo cosa propone nella homepage, prima di offrirmi statistiche, dettagli ed opzioni di visualizzazione del mio repertorio : non ci avevo mai badato molto ma a parte il sito internet stesso della SIAE che è palesemente obsoleto e funzionale come una Panda su un circuito di Formula 1, la nostra beneamata società, si permette di schierarsi politicamente, suggerendoci di firmare alcune petizioni che non so chi, ha scelto di proporre a tutti gli associati. Vi mostro la mia schermata:



Cioè.........!??!

Mi si chiede di firmare l'appello "Fermiamo la pirateria digitale, difendiamo la libertà di fare cultura" ...ADESSO!?

Nel 2012? Ora che sono falliti i negozi di dischi, le aziende che stampano e distribuiscono...!?
Oggi che le etichette discografiche che campano sono solo quelle gestite da artisti che guadagnano sulle serate?! 
OGGI si accorgono che c'è la pirateria?
OGGI si mettono a fare petizioni?

E io che venivo preso per un povero matto, già 7, 8 anni fa quando cercavo di sensibilizzare i fans della dance per far capire loro che ancora si poteva far qualcosa per salvare il mercato...

Poi...scorriamo..........e cosa troviamo...Firma l'appello per Sakineh..!?

COSA?!

Ma che c'entra Sakineh con la SIAE?

Per chi non lo ricorda, il caso Sakineh era questo :  

Personalmente ho sempre ritenuto la vicenda Sakineh come una vergognosa campagna politica, atta ad attirare le simpatie dei moralisti. A nessuno è mai fregata una sega di Sakineh (tanto che ormai non se ne parla più, ma lei è tuttora nel braccio della morte) , ma era un ottimo strumento per riempirsi la bocca di parole da baluardo dell'integrità culturale dell'Occidente, da supereroe che vuole salvare vite umane ingiustamente piegate dal cattivone islamico. Al che uno si domanda dove siano questi pupazzi blateroni mentre negli Stati Uniti di gente nel braccio della morte ce n'è parecchiotta...però certo non si può dare contro agli amici Americani no?

A me di Sakineh non frega niente : sarà giudicata in base alla legge del suo paese, cosa c'entriamo noi italiani? Cosa c'entriamo noi artisti? Perchè devo pagare una tassa annuale ad una associazione che non mi tutela i diritti d'autore a sufficienza ma sta lì a perder tempo a decidere di appoggiare una causa (che è pur vero, ha fatto scalpore a livello planetario) senza prima consultare se i suoi soci sono d'accordo?

In sostanza, la SIAE intasca soldi e paga lo stipendio di qualcuno che è lì  a lavorare per ficcare nel sito la petizione a favore di Sakineh.

E paga lo stipendio a qualcuno che sta lì a fare petizioni disutili per la pirateria, anni dopo che il problema ha superato il punto di non ritorno e quando sono stati decimati lavoratori del settore, artisti, persone oneste e talentuose che non hanno più potuto lavorare con tenore professionale nell'industria musicale.

E poi cosa ti vai a leggere? Allegria, allegria! A forza di pensare a petizioni dementi e a Sakineh, la SIAE ti perde qualche spicciolo per strada.........

.......ma giusto un miliardo di euro.....

..bruscolini..

Per altre amene informazioni sulla SIAE vi invito alla lettura del blog di uno dei miei compagni di interminabili partite di calcetto da fanciullo :



Vi dirò, dunque a me non rode troppo il culo che la SIAE faccia sparire un miliardo di euro, in ogni caso anche se non fossero in ammanco, sarebbero comunque distribuiti in maniera che al sottoscritto (e a tutti quelli la cui adesione alla società equivale alla mia) tocchino pochi spiccioli. 

Mi infastidisce, invece, molto più l'atteggiamento dinosaurico che le è proprio.

Possibile che con la tecnologia attuale, ancora ci si debba metter lì con una penna a scrivere uno spartito, perchè la SIAE non accetta fogli stampati? Possibile che non ci sia uno stramaledetto metodo di immissione dati, in modo da poter registrare un brano online, senza dover andare all'ufficio SIAE, procurarsi moduli 112, poi compilarli e spedirli per posta? Possibile che nei locali debba ancora venire l'omino dotato di registratore che si mette lì a registrarsi la tua serata, controllando che tu scriva sul borderò i titoli esatti?! 

In sostanza, noi soci, non abbiamo tutela contro la pirateria, in quanto le nostre opere circolano per la rete copiate e riprodotte impunemente da più di un decennio ormai, senza che la SIAE faccia nulla se non una risibile e patetica petizione che forse nemmeno nel 2007 (anno di uscita del mio cd Dance Family Vol.1)  avrebbe avuto senso.

Non abbiamo tutela nella riproduzione, in quanto i controlli sono "a campione", cioè non prevedono un metodo affidabile per la rilevazione della musica suonata nei locali o dalle radio o dalle tv ( ho avuto pezzi miei passati in tv in formato videoclip per MESI e non ho beccato un centesimo), ma un metodo statistico che privilegia ovviamente le hit e non la musica indipendente.

Non riceviamo facilitazioni per il deposito delle opere stesse, dovendoci piegare a metodi obsoleti, antiquati, preistorici tanto che spesso mi capita di conoscere artisti che nemmeno si impegnano più a depositare, certi ormai dell'inutilità della cosa. 

A cosa serve la SIAE dunque e perchè è in debito con noi di UN MILIARDO DI EURO?!?!?!

Intanto continuo a depositare; siamo, dopotutto, in un regime di monopolio totale, perciò qualsiasi cosa la SIAE faccia, non abbiamo altra scelta se non quella di piegarci.

Oppure? Suggerimenti?

venerdì 5 ottobre 2012

Giorno Quattro : Lettera a Napolitano.


Caro Presidente Della Repubblica Italiana, le scrivo perchè ho sentito i giornalisti che inondano i nostri schermi televisivi in prime time, raccontarci alcune Sue considerazioni, riguardanti la nostra situazione politica attuale.

Lei, caro Presidente Della Repubblica Italiana, temo non abbia ben colto l'umore del popolo che Lei rappresenta spendendone i soldi durante i suoi viaggi in giro per il paese di cui è Primo Cittadino, oltre che in paesi stranieri che molti italiani non hanno mai visto.

Cosa è cambiato in Lei, Signor Presidente Della Repubblica Italiana in questi giorni?

Si è accorto solo dopo il pastrocchio della Regione Lazio, che (parole Sue) , la società italiana sta attraversando una fase di profonda incertezza ed inquietudine, nella quale sarebbe da rivisitare e più fortemente affermare la nozione di 'bene comune' o quella di 'interesse generale'.

Era necessario che Gambadilegno/Fiorito facesse saltare in aria l'amministrazione Polverini per farle capire che (parole Sue) quel che in Italia acuisce l'incertezza e produce grave disorientamento è l'inadeguatezza del quadro politico ad offrire punti di riferimento, percorso come è, da spinte centrifughe e tendenze alla frammentazione ?

Solo oggi, a Ottobre 2012, Lei, Signor Presidente Della Repubblica Italiana, si è reso conto che (parole Sue) i tanti fenomeni di degrado del costume e di scivolamento nell'illegalità, insieme ad annose inefficienze istituzionali ed amministrative, provocano un fuorviante rifiuto della politica ?

Ma in quale paese ha vissuto fino ad oggi, Signor Presidente Napolitano?

In un paese in cui fino a un mese fa, la gente era tranquilla, contenta di lasciarsi bastonare e fiduciosa che la scena politica avrebbe in qualche modo risolto i problemi quotidiani del Paese?

Ci scende mai a parlare con la gente che Lei rappresenta?

Come fa, nella situazione in cui viviamo oggi a parlare di "grandissimo equivoco"?

Secondo lei, la gente perde fiducia nella politica PER UN EQUIVOCO?

( Parole di Napolitano, leggiate anche voi affezionati del mio Blog :  LEGGETE QUI! )

Ma davvero pensa di rappresentare degnamente l'Italia, facendo queste considerazioni?

La gente è STUFA, caro Presidente.

La gente si è rotta i coglioni di PAGARE per errori, crimini, soprusi commessi da una casta che non lascia alcuna scelta.

Il paese che "ha ritrovato la libertà"?? Ma di cosa parla, della seconda guerra mondiale?!?!?!

Si rende conto che sono passati quasi 70 anni dalla fine di essa e che nel frattempo il mondo intero ha subito cambiamenti RADICALI?

Quando mai è capitato che il nostro paese abbia "ritrovato la libertà"???

Io capisco la sua posizione, Presidente, questa non è una lettera di biasimo. Capisco che vorrebbe far qualcosa per la gente, ma cerchi di capire che non basta una pacca sulla spalla, non basta un sorriso compagnone, non basta una manifestazione di solidarietà verbale a cui non segue NESSUN FATTO CONCRETO.

Occorre invece SPAZZARE VIA TUTTO e ricominciare daccapo.

La classe politica non riguadagnerà la fiducia della gente, se non rinnovandosi COMPLETAMENTE.

Nessuno ci crede più a parole come quelle che i nostri governanti stanno blaterando nell'ultimo anno, parole già sentite, parole pregne di ottimistica voglia di cambiare, ma sono sempre poi le solite fattezze estetiche a cambiare, non la sostanza.

Ecco, nostro stimato Presidente, riassumiamo un importante concetto : il nostro paese, la nostra bella Italia ha bisogno di SOSTANZA, mettendo una buona volta in disparte la FORMA.

Non basta cambiare simbolo ad un partito, per rendere onesti i suoi vertici, non basta una mano di vernice per coprire lo sporco lasciato da 20, 30, 40 anni di marciume.

Non basterà un ergastolo a Fiorito per far tirare un sospiro di sollievo agli Italiani.

Ci vogliono FATTI.

Non intendo discriminare il valore delle PAROLE, caro Presidente, intendo soltanto farLe presente che i FATTI cui la gente assiste da troppo tempo, sono soltanto bastonate, calci, potremmo definirla violenza politica in quanto si tratta sempre di regole imposte a favore di uno scopo, un ideale, che poi non dimostra nemmeno la sua esistenza.

Prendiamo ad esempio la benzina? Le va?

Perchè è aumentata così tanto? Perchè non è MAI calata?

Sacrifici, OK, ma a quale scopo? Quando avremo sconfitto la crisi, cosa succederà? La benzina tornerà a costare 1 euro al litro?

Oppure gli stipendi degli Italiani triplicheranno, in modo da permettersi un pieno alla macchina ad un prezzo ragionevole?

Lei ci parla di assenza di punti di riferimento e questo è giusto.

Perchè allora non trovare un modo per spazzare via una intera classe politica che è piazzata lì da 20 anni e si trova oggi a non rappresentare un punto di riferimento per nessuno?

Qual'è il suo scopo, quindi?

A cosa serve che gli Italiani paghino di tasca propria le folli cifre che a quanto pare sono indispensabili a mantenere persone che non svolgono il compito per cui vengono chiamate ad assolvere?

Ci dia un punto di riferimento, Presidente, è o non è il nostro Primo Cittadino? E' o non è il nostro rappresentante supremo?

Parli apertamente! Si erga ad emblema del meraviglioso paese che le ha dato i natali e faccia in modo che noi tutti torniamo a credere, a sperare, a dare fiducia.

Stanno tirando troppo la corda, questa è la realtà. Gli Italiani sono atrofizzati, non scendono in piazza coi forconi, come si suol dire, ma quanto durerà?

Già in questi giorni in diverse città italiane iniziano movimenti, ma sia chiaro, per come la vedo io sono soltanto il solito periodo che gli studenti si prendono per occupare, autogestire in nome di tanti ideali nobili che magicamente scompaiono a Natale e di cui nessuno si ricorda più quando è ora di chiudere il quadrimestre.

Gli Italiani ancora non sono incazzati, Presidente.

Ma è il caso di metterli davvero alla prova?


Grazie, Signor Presidente, la saluto.

Sergio Marini.

giovedì 4 ottobre 2012

Giorno Tre : ladri e tagli. E noi ci fidiamo.

No ma...guardate che faccia fa, il Rigor Montis...sorride sornione guardando non si sa chi, con l'espressione come a dire "Mo ve do' n'antra bastonata!".

Eh, ma di che ci lamentiamo? Non ci siamo accorti di quanti miglioramenti ha subito la nostra economia? 

Uhm...beh, in effetti le tasse sono aumentate..

....in effetti la benzina è ai massimi storici...

.....in effetti il lavoro è ai minimi storici...

...in effetti gli stipendi sono inadeguati al tenore di vita imposto dal Governo....

...in effetti ci sono stati rincari ovunque, pure sulle bollette, sui medicinali, l'IVA, la scuola, la sanità, i trasporti, la tessera del circolo bocciofilo, le caramelle per l'alito e pure per i callifughi.

E' aumentato tutto.

Pure lo spread!

E cacchio, allora che l'abbiamo messo lì a fare questo ex professorone, questo ex manager bancario, questo padre di tale Giovanni, che è un vero fenomeno dell'economia tanto che a 20 anni già era lì alla Goldman-Sachs a gestire soldoni, ovviamente non grazie a un calcio nel culo, ma per puro merito accademico.

A 20 anni.

Comunque vabè...il mostro del momento sono le regioni che, dopo lo scandalo Lazio, sembra siano diventate l'unico covo di ladroni, arraffoni e criminali vari, come a dire che non è tutta la politica ad essere corrotta, ma c'è solo una mela marcia in tutto l'albero.

See..come no..ci crediamo, vero?

Comuni, Province e Stato sono fulgidi esempi di pulizia, onestà, incorruttibilità e trasparenza.

Lallero, lallero, poi c'era la marmotta che incartava il cioccolato Milka...


Ma ora ecco il Professorone Monti, questo signore distinto che a tutti noi ispira estrema fiducia e di cui noi tutti percepiamo i vantaggi nell'averlo come Presidente (non eletto) del Consiglio, ti spiattella una trovata geniale!

TAGLIAMO!


Yeah! Facciamo tagli alle regioni, così SICURAMENTE i vari Lupin e Jigen che stan lì ad intascarsi i soldi delle nostre tasse, faranno il seguente pensiero : "Oh, perbaccolina, ora ci tagliano fondi, posti di lavoro e privilegi vari, ci tocca cambiar vita e fare gli onesti!"

Ecceeeeerto!

Non è che i tagli saranno invece solo su posti di lavoro di quei poveri cristi che ancora ce l'hanno, vero?

Ma noi ci fidiamo, avoja!

Come si fidavano tutte quelle amministrazioni comunali che innocentemente versavano le loro ICI a una società chiamata "Tributi Italia s.p.a." che aveva il compito di fare da raccoglitore per poi girare tutto allo stato trattenendosi solo appena un piccolo 30% (sisi, avete letto bene TRENTA PER CENTO), come rimborso spese.
Solo che il simpatico amministratore di essa, sto tipo qui accanto con la faccia abbronzata e lo sguardo così onesto che pare il Barone Ashura, i soldi se li intascava, raggiungendo la ragionevole cifra fottuta agli italiani di 100 MILIONI DI EURO.   No dico...CENTO?! MILIONI ?! DI EURO?!

E NESSUNO SE N'ERA ACCORTO!??!?!


E noi ci fidiamo, no?

Ci fidiamo di Mario Morti, dell'incredibile genialità come manager economista del figlio, dimostrata dalla sua fulminante carriera, delle Amministrazioni Regionali che sono gli unici enti corrotti, della SIAE che paga i suoi associati in tempi accettabili e soprattutto paga quanto dovuto (a parte l'ammissione di un torto verso gli associati di UN MLIARDO DI EURO...cioè quanti siamo associati alla SIAE? 10.000? E ci han fottuto UN MILIARDO??? Leggiamo: http://www.rockit.it/news/19005/la-siae-non-paga-un-miliardo-di-euro-di-debiti-nei-confronti-dei-suoi-associati) e poi ci fidiamo delle agenzie di riscossione tributi, vedi Tributi Italia e vedi anche Equitalia che finora pare immacolata, quindi noi ci fidiamo che lo sia.

E come no.

Ci fidiamo.

Si.

Aspetta eh..

Saint Seiya Omega, ovvero come rovinare una saga.

E si, dai che anche voi che leggete, siete cresciuti seguendo due delle saghe manga/anime più belle di sempre : Ken il Guerriero e I Cavalieri Dello Zodiaco.

Ora, non tutti sanno che entrambe le saghe hanno avuto seguiti, spin off, sequel e prequel. Ken, per il momento lo lasciamo da parte...

I cavalieri di Athena invece, li abbiamo conosciuti nel lontano 1990, su Odeon Tv, con la mitica sigla electropop e soprattutto con un adattamento italiano fatto, scusate il francesismo, a cazzo di cane.

Pegasus si chiama Pegasus e non Seiya come concepito dall'autore del manga, Masami Kurumada.

Andromeda, nonostante sia un maschio, si chiama Andromeda e non Shun come concepito dall'autore del manga, Masami Kurumada.

Phoenix si chiama Phoenix e non Ikki come concepito dall'autore del manga, Masami Kurumada.

Ma Crystal il Cigno, si chiama Crystal, e almeno un nome ce l'ha, anche se diverso da Hyoga, quello concepito dall'autore del manga, Masami Kurumada.

Er mejo de tutti è Sirio il Dragone, che in originale si chiama Shiryu, che si legge "sciriu" molto simile al nome scelto dagli adattatori.

Ma a noi all'epoca non ci fregava granchè, le armature ci piacevano, i combattimenti pure, i colpi chettelodico a fa? 

Dopo tutto questo tempo, in cui si sono susseguite le serie successive coi protagonisti classici (e pensate che il manga di Saint Seiya è tuttora in stampa in Giappone, con nuove storie! ), manga totalmente nuovi come Episodio G e Lost Canvas (da cui è stata tratta una parziale serie animata S-T-U-P-E-N-D-A!) i nostri cari giapponippi cosa ti vanno a pensare?

Facciamo una nuova serie, come han fatto quelli di Star Trek - The Next Generation? Siiiiiiii!!!! E giù a bere sakè.

Allora ti esce fuori Saint Seiya Omega, di cui vediamo una diapositiva.

L'idea di fondo c'è, parliamo di una nuova generazione di cavalieri, il protagonista è il nuovo Pegasus che si chiama Koga e che all'inizio della storia sembra venga suggerito essere figlio di Seiya e Saori, cioè il vecchio Pegasus e Lady Isabel. Allenato da Shaina, cioè Tisifone, diventa cavaliere e ottiene l'armatura in 5 minuti.

Gli altri protagonisti sono Ryuho del Dragone, figlio di Shiryu e Shunrei (Fiore Di Luna), poi Soma del Leone Minore, Yuna dell'Aquila e Haruto del Lupo.

E già qui si inizia a storcere il naso....

...perchè i fans dei vecchi cavalieri SI RICORDANO (detto stile Morpheus mentre parla al popolo di Zion), che l'armatura dell'Aquila era quella di Marin/Castalia, era azzurrina e non era sta robetta scopiazzata da Sailor Moon che indossa Yuna.

E poi SI RICORDANO che l'armatura del lupo era una roba tutta verde, non sta cosa grigiognola con gli innesti in pelo di gatto.

Ma vabè...la storia parte presentando anche un nuovo cattivone, cioè Mars.

E voi penserete che si tratta del dio Marte, cioè Ares nella mitologia greca.

NO.

Mars si chiama proprio Mars, come il famoso snack e non c'entra niente con il dio greco della guerra, tant'è che i suoi sgherri non sono cavalieri, nè spettri (come quelli di Hades visti in precedenza), nè generali degli abissi (come quelli di Poseidone visti in precedenza) nè saints (come è la dicitura originale dei cavalieri), ma sono chiamati proprio "marziani".

Infatti, il Mars in questione vive sul pianeta Marte.

"Ma che cazzata" penserete.

Già.

Poi non è il solito dietto greco con vesti o armature, NO. E' un coso strano senza faccia e con due occhi rosso acceso, ma soprattutto con una fiammella che brucia sulla capoccia.

Tiè..

...va' che roba...

...e già che vi lamentavate per le armature dell'Aquila e del Lupo...


..ma il bello ha da venì....

Siamo all'episodio 26, al momento che vi scrivo, e finora abbiamo scoperto diverse cose di questo capitolo tragicomico della saga dei cavalieri : le armature dei nuovi pischelli, non sono vere e proprie vestigia metalliche, ma sono una specie di tutine, tanto che svolazzano e si piegano senza giunture. 

Al che già ti viene in mente il meraviglioso "clang!clang!" che faceva Pegasus quando apriva lo scrigno e ti scende una lacrima.

Ma poi scopriamo che manco lo scrigno ci sta più ed è sostituito con una pietruzza, ognuno ce l'ha di forma e colore diversa, chiamata "clothstone" dove i cavalieri richiudono magicamente le proprie armature. 
Koga quindi, basta che grida "Pegasus Cloth!" e PUFFETE! si ritrova coi vestiti sostituiti da una roba fighetta bianca con le righine rosse, che non c'entra quasi niente con quella del mitico Seiya.

Ecco quindi scendere una seconda lacrima.

Poi scopriamo che Athena, ma anche tutti i vecchi cavalieri, da Tisifone a Andromeda, da Crystal a Sirio, hanno una specie di malanno che li colora di spazio stellato e impedisce loro di bruciare il loro cosmo e di indossare le vecchie armature. L'unico che si salva è Seiya, che ha abdicato lasciando l'armatura di Pegasus a Koga ed è stato ufficialmente eletto cavaliere d'oro del Sagittario. Anche l'armatura che in Italia veniva chiamata con l'orrido termine "Sagitter" (e non "Sagittarius" come doveva essere), è tutta diversa, più fighetta e con una lunga sciarpona bianca che non serve a niente e sembra uscita da una sfilata di D&G.

Lui comunque è sempre figo e fortissimo anche se non si sa perchè compare a volte per difendere Koga che si ficca nei guai e poi scompare a cazzo.

Ma perchè queste armature sono così?
Perchè Mars c'ha uno zippo acceso in eterno in testa?
Perchè i vecchi cavalieri c'hanno sto coso nero, non possono usare i poteri nè le armature?

Una spiegazione chiarissima ed esauriente arriva nella puntata in cui si vede Shun Andromeda, che ci racconta che qualche anno fa è cascato un meteorite misterioso sulla Terra e ha fatto tutto sto casino.

Tu pensa che trovata geniale...

...tutte ste cose senza senso, mica sono senza senso, no!

E' arrivato un meteorite misterioso che aveva una marea di poteri : è talmente potente da far del male persino ad una divinità, addirittura con una coscienza, una consapevolezza, un estro artistico, una vasta competenza in metallurgia, tecniche di combattimento, design, pittura, geologia e pure stregoneria, tanto che ti ridisegna armature combinando elementi di stoffa con elementi metallici, le crea con il giusto matrmionio tra la funzionalità nel combattimento e il richiamo alla costellazione e le colora a volte in linea con come erano in precedenza a volte in maniera completamente diversa.

E poi ti fa sparire nel nulla gli scatoloni dell'epoca mitologica, ficcandoti la cloth all'interno di comodi monili che farebbero la gioia dei venditori di Centro Serena!


Cioè MECOJONI.


Poi ti spunta pure la questione elementi : i nuovi cavalieri, sempre grazie al meteorite, si sono visti i colpi, cosmi e poteri vari divisi in elementi, cioè i soliti, fuoco, acqua, terra, aria con in più fulmine, luce e oscurità.


Manco i 5 Samurai, aò.


Dopo tutta 'sta premessa, vi chiederete cosa rimane dei vecchi cavalieri dello zodiaco, che tanto amavamo.


NIENTE.


Le storie sono una autentica rottura di coglioni, una roba senza senso che si distacca quasi completamente dall'universo creato quando eravamo pischelli, ne infrange tutte le regole e sguazza per episodi interi in backstory prolisse e inutili.


Koga è un protagonista senza spessore. Non si è allenato più di tanto, non si sa dove e come ha imparato a lanciare i colpi che lancia e non ha sostenuto le famose prove di rara crudeltà che canticchiavamo nella sigla. Eppure è il protagonista e vince quasi sempre.


Yuna è il clone di Sailor Moon, con una gonna-tutù che le si dovrebbero vedere gli inguini ma viene disegnata come se le gambe le venissero attaccate in modo sbagliato. E' una femmina, ma rifiuta la maschera e a nessuno frega niente. Roba che noi ci siamo sorbiti decine di episodi di Pegasus che aveva il dubbio se Castalia era la sorella e non poteva levarle la maschera (per chi non ha visto il seguito, NO, Castalia non è la sorella Seika/Patricia che Seiya/Pegasus tanto cercava), poi tutta la menata di Shaina/Tisifone che deve amare Pegasus perchè l'ha vista in volto........

...e sta ragazzina si toglie la maschera e tutti zitti? Ma ziocane.........

Passiamo a Soma, niente da dire su di lui, un personaggio nuovo e ci può stare.

Eccoci poi a Ryuho, un ragazzino smunto che già se si presenta e ti dice il suo nome sembra che c'ha la tosse. E infatti è uno scheletrino, effeminato come il vecchio Andromeda e malaticcio, non si sa perchè. Eppure ti lancia il vecchio e caro Colpo del Drago Nascente che probabilmente ha appreso da paparino. Però certo, te lo domandi...ci serviva il personaggio frocetto!? Per forza? E ce lo metti con DRAGONE che ce lo ricordiamo virilissimo a petto nudo? Marònn...

Arriviamo poi a Haruto, il personaggio più odioso. Odioso perchè è quello che ci azzecca di meno con tutta la saga, tanto che si autodefinisce un "ninja saint".
Si, avete capito...un cavaliere NINJA.
Eh, direte...ma come? I cavalieri non dovevano spaccare montagne con una mano (no, quello era Mazinga), lanciare colpi alla velocità della luce e bruciare il cosmo?
Infatti.
Ma Haruto è un ninja e lancia le stellette ninja.

Al che uno si ricorda..........Haruto...Ninja........uhm...........mi ricorda qualcosa...



Ma cioè...dico io.......già il ninja non te lo devi proprio sognare in una saga come quella dei cavalieri, perchè si presume che se io ti lancio un colpo alla velocità della luce, tu la stelletta ninja te la ritrovi disintegrata, ma poi...fai un personaggio che è contro tutte le regole e come lo chiami? HARUTO? Uguale a NARUTO!??!

Ma sei idiota?!

Il design del personaggio poi..uhm..mi ricorda qualcosa anche questo........


...uhm........ninja...guerriero........nobile......difende con furore...l'amico debole.......

...ma vuoi vedere che è lui..........



No cioè dai.......che minchiata è!? Mi copi il personaggio di qua e di là e poi ci tiri fuori una roba che non c'entra niente con Saint Seiya? Perchè!??!!? Cosa ti ha spinto a farlo?!?! Dimmelo, sceneggiatore maledetto, dimmelo!!!

E dove si incontrano tutti questi benedetti ragazzuoli? Ma ovvio, a Hogwarts!!!

Eh si perchè nel frattempo, sull'isola greca di Palaestra, qualcuno ha messo su una SCUOLA, dove se ti iscrivi, diventi cavaliere! E tutti lì con le loro divise ad allenarsi a lanciare colpi, e a fare partite di quidditch....

E poi non ti arriva uno sgherro di Mars che ti rade al suolo la scuola?! Ma nooo...e dov'erano finiti tutti i cavalieri? Ma chissenefrega? Nessuno se n'era accorto, o forse visto che era ora di ricreazione erano fuori con la merendina...anzi..diciamocelo, una scuola che crolla è un po' una figata no? E' come il burrone Clayton che si chiama così perchè una maestrina ci era cascata di sotto...

Ma continuiamo ancora questa tragedia greca ( :D ) con un altro personaggio FAVOLOSO, cioè 'sto qua :

 Che ritroviamo in Omega, quasi uguale, solo che è, pensate un po', un RIPETENTE...no dico...capito? Questo qui ha una armatura di bronzo e torna a scuola per imparare a usarla a...quanto..50 anni?

Ma vabè...a parte questi dettagli insignificanti, il punto più basso, più squallido di tutta la saga dei Cavalieri Dello Zodiaco, si tocca quando Koga e gli altri incontrano lo sfigatino qui a lato, cioè Aspides/Nachi che racconta di non essere crepato durante il crollo della scuola.....

.......perchè era al cesso!



Cioè ti arrivano gli sgherri di Mars, attaccano, tutti scappano, la scuola viene rasa al suolo e immaginiamo la scena, rimane in piedi solo un gabinetto, si sente il rumore dello sciacquone e ti esce il cavaliere più sfigato della storia, sano e salvo e che non s'è accorto di niente.

Vi prego, datemi il produttore di questa porcata di serie, che lo sdraio per terra e ci passo sopra con un trattore con dietro attaccata una fresa!!!!!!!!!

E dopo questa, non ho molto altro da dirvi : ci sono dettagli insignificanti, come Athena che sparisce non si sa dove, il santuario con le 12 case dei cavalieri d'oro che viene raso al suolo da Mars e nessuno dice o fa niente ( e al di esso posto, Mars costruisce la torre di Babele ), i protagonisti che girano per il mondo a piedi, senza viveri e senza soldi (in un episodio per sbarcare il lunario fanno i camerieri, sfasciando tutto), per cercare i templi legati agli elementi per distruggerli in modo che la torre di Babele diventi accessibile. 

In tutto questo frattempo, Mars è sul pianeta Marte che si riposa, ogni tanto si alza in piedi, vede la Terra e sghignazza.

Si...VEDE LA TERRA........DA MARTE......

E ride...cioè ma che cazzo te ridi?

Allora cari miei, chiudo qui lo sfogo lasciandovi questa immagine di speranza : è stato annunciato UN FILM sui cavalieri, ispirato alla saga originale, film in computer grafica (speriamo stile Beowulf, per dire) e finora ci è stata mostrata solo questa foto, che al contrario di questa cagata pazzesca chiamata Omega, fa molto ben sperare.


Dita incrociate.