giovedì 4 agosto 2016

HoVisto : STRANGER THINGS (la serie)


Sì, mi ritrovo a recensire una serie, stavolta, ma va detto che una volta sparatimi gli 8 episodi di cui è composta, devo dare ragione ai Duffer, i due fratelli che l'hanno concepita, che hanno dichiarato apertamente che va considerato più un lungo film, che una serie a puntate.

Infatti, probabilmente, proprio per questo Netflix ha messo a disposizione tutti gli episodi in una volta sola, per i propri abbonati.

E sì, ne vale la pena.


Innanzitutto, come senz'altro saprete, si parla di una serie ambientata negli anni '80, con protagonisti dei ragazzini che scorrazzano con delle biciclette per le strade di una cittadina di provincia americanozza e poi ci sta il mostricione..uuu..miiii...che pauuura...


E non è che tutto ciò vi suona familiare, no, ve'?

A me sì.

I Duffer brothers, roba che sembrano più un duo che fa musica elettronica, dal nome, hanno abbastanza più o meno dichiaratamente dichiarato di aver tenuto in forte considerazione molti film di successo dell'epoca, allo scopo di tentare di riportare nella serie quelle atmosfere, tra Spielberg, Carpenter, e tra E.T., i Goonies, Stand by Me...ecc.

E senz'altro ci sono riusciti : la fotografia generale forse è un po' troppo moderna per apparire "ottantosa" ma il resto c'è, sembra di assistere a...

..a...

...no spett'nu' mument'..

..ma non c'era già stato pochi anni fa un qualcosa che parlava di bambini, di un mostro, negli anni '80, che si ispirava a E.T., i Goonies, Spielberg eccetera?

Eh, sì ragazzi!

Ve lo ricordate questo?



Ecco se non ve lo ricordate, leggete qui, va...

Dunque, ragazzi, NCS, non ci siamo. Le trame non sono così uguali, ok, la serie vira più sull'horror che sul buonismo come il film, però vabbè, dai : atmosfere ottantose, ragazzini in bici, un mostro, un poliziotto determinante, atmosfere alla Spielberg, citazioni varie....

Insomma, non è che si sia proprio scopiazzato, ed è pure vero che, insomma, alla fine s'è visto tutto, quindi riciclare qualche idea, è tollerabile.

E di fatto, comunque, STRANGER THINGS riesce clamorosamente nell'intento.

Musiche meravigliosamente richiamanti i suoni tra le musiche composte dallo stesso John Carpenter per i suoi film e magari, ecco, robe tipo i mitici Tangerine Dream.

Il logo della serie, così come molte tematiche affrontate, sono ispirate palesemente a Stephen King e a tutto ciò che erano le ambientazioni dei suoi romanzi del periodo d'oro degli anni '80.

C'è tutto insomma, anche una Wynona Ryder che non è particolarmente in forma, ma vabè, fa la sclerata e che altro doveva fare se non piangere e strillare per tutto il film?

I bambini sono i veri protagonisti, così come la bambina che ha il ruolo centrale, risolutivo, un Deus Ex Machina in tante occasioni.

Meravigliosi, bravissimi, sembrano davvero usciti da una roba tipo I Goonies che incontrano Elliot a Derry e cacciano Lo Squalo. Come siano stati trovati, bambini così bravi e dal look effettivamente ottantoso?

Vabè, insomma, vedetevela, davvero, anche se non terribilmente originale, vale la pena perdersi e fatelo anche con un ottimo impianto audio nel vostro TV o con buone cuffie nel vostro PC.




Nessun commento:

Posta un commento