martedì 25 giugno 2013

HoVisto : MAN OF STEEL

Di Uomini d'Acciaio ne abbiamo visti diversi, tra piccolo e grande schermo.

E' risaputo che ODIO il Batman di Nolan e per questo non mi aspettavo granchè da questo nuovo Superman.

Di Zack Snyder, avevo visto il mitico 300 e l'atroce, incomprensibile, vuoto, merdosissimo SUCKER PUNCH. 

Al contrario però, stavolta, ho visto un ottimo film, una buona sceneggiatura che probabilmente ha solo le pecche di avere poco spazio nuovo in cui pescare.

Gli storici film con il mai compianto abbastanza Christopher Reeve, ancora si lasciano guardare, quando Italia1 li manda in onda il sabato dopo pranzo. Ne contiamo ben 4 e se ci aggiungiamo il SUPERMAN RETURNS e la comunque recente serie di SMALLVILLE, non possiamo pensare che questa nuova produzione su Superman, diretta da Snyder, possa essere particolarmente originale.

Tuttavia, riesce ad essere gradevole ed attuale, ripescando i personaggi del vecchio SUPERMAN II, ammodernandoli in maniera credibile ed efficace.

Un ottimo Russel Crowe, da vita ad un nuovo Joer El davvero solido, anche se si muove in un pianeta Krypton che sembra un po' troppo quel Pandora visto in AVATAR.

Un discreto Kevin Costner, da vita ad un Jonathan Kent un po' monofaccia, ma decisivo per la scelta che compierà Kal El quando deciderà di essere il nuovo trentatreenne salvatore del mondo, pronto alla crocefissione.

Probabilmente sono volute tutte le citazioni, tutti gli omaggi : gustosissimo ritrovare Lawrence "Morpheus"  Fishburne ad inquadrature alternate con Harry "Lock" Lennix e, se ci aggiungiamo lo scontro finale tra Superman e Zodd che richiama parecchiotto quello tra Neo e Smith, i richiami a MATRIX ci sono tutti. 

Ma non guastano.

Qualcuno avrà anche notato qua e là un Alessandro Juliani, il tenente Gaeta di BATTLESTAR GALACTICA, il marchio di Lex Luthor di Smallville ed altri dettagli che rendono gustosamente ricco di richiami, questo film.

Non mi spiace Henry Cavill, il nuovo Clark Kent : monofaccia, è vero, la cosa peggiore sono i suoi denti storti, cosa che cozza forse troppo con lo stereotipo del Superman che nell'immaginario collettivo deve essere perfetto. Ma se fisicamente è una ottima scelta, in quanto può risultare una via di mezzo tra Christopher Reeve, Brandon Routh e Tom Welling, come doti recitative si sarebbe prestato meglio per una versione cinematografica di Ridge Forrester.

Buona la storia, come dicevo, perfetta per un reboot del marchio Superman, ottimi, ovviamente, gli effetti speciali, che non annoiano, non fanno quella caciara insensata stile Sam Raimi e anzi nelle scene d'azione, propongono combattimenti perfettamente credibili nel contesto.

Insomma un buon riavvio per Superman, uno scampato pericolo la produzione esecutiva di Nolan e la regia di Snyder, un prodotto migliorabile certo, ma comunque superiore a tutte le altre versioni cinematografiche di supereroi DC viste negli ultimi anni.

Il mio sentore, comunque, è che si sia fatto il massimo e difficilmente un secondo film su Superman possa fare di meglio o al pari.

La cosa peggiore del film è senz'altro la battuta "Sono cresciuto nel Kansas, non c'è nessuno più americano di me".

Eddaje..su...:D

1 commento:

  1. D'accordo su tutto o quasi, l'unico difetto del fil secondo me è che è esageratamente fracassone' potevano tagliare una buona mezz'ora di distruzioni varie...

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