domenica 22 settembre 2013

Conati di musica...

Ho assistito oggi ad un episodio, probabilmente banale ma per me disgustoso e lacerante.

Ero in un banale centro commerciale all'aperto, il DaVinci a Fiumicino, quando delle fastidiose note di una non meglio definita musicaccia latin houseggiante, giungono ai miei timpani. Mi scusino gli amanti di questo "genere", ma non so distinguere una di queste canzoni dall'altra, quindi non mi chiedete titoli.

Vi basti pensare che si trattava delle solite lordate con una base raggaeton, un paio di chitarrine fintissime messe qua e là, un paio di sequencerini che ripetono note rubazzate alle hit di una infinità di anni prima e sopra una vociaccia alla finto-Pitbull (che già è tutto dire), che urlacchia idiozie ammiccanti una volta al Brasile, una volta ai caraibi, e dansadiqua e muevedilà in un linguaggio indefinito che spazia dallo spagnolo burino al portoghese pecoraro.

Stento, anzi mi rifiuto di avvicinarmi al loco donde provenivano cotali fastidiosezze, ma intuisco che si tratta di un pseudoevento di presentazione di un marchio, forse moda, forse una nuova clinica dentale, forse un nuovo prodotto per la diuresi, con un palchetto, un negrazzo che interpreta il solito maestrodizzumba che va tanto de moda e monnezza musicale della peggior specie sparata a manetta..

Deduco anche dagli urlacci del naturalmente abbronzato individuo, che si tratta di una sorta di showcase di quella spazzaturesca minestra sonora definita dalle masse con il geniale nome di "zumba".

Cosa sia veramente la "zumba" nessun lo sa.

Ma va tanto de moda.

Dovendomi avvicinare al luogo del disastro, causa automobile parcheggiata in zona in precedenza, quando non c'era rumore, vedo davanti al palchetto anche diverse persone che eseguivano una di quelle coreografie che avrebbero reso felice Hitler, tutti vestiti uguali, tutti a fare le stesse stronzate, a tempo.

Che poi a tempo de che, non se sa, le basi sono tutte uguali, così come sarebbero se ci mettessi un album di Davidghettà mixato con sè stesso. 

E dopo un interminabile momento di tum patùmpattùm, parte la mitica, inossidabile Macarena, nella sua ottocentomillesima versione ricantata dai soliti gruppi con nomi ammiccanti esotiche realtà tropicali, tipo Los Locos del Rio che va al Mar con la Suerte del Burrito y Villalobos, y Ramirez y Rodriguez, y Sanchez y Belen y x z.

Mi inizio a domandare se la zumba sia un passo, un ballo, una coreografia, un genere musicale, un tipo di cibaria messicana o solo l'ennesimo nome inventato a cazzo da un ritardato mentale, che va tanto de moda e plagia le masse instupidite da sè stesse.

No perchè, che cazzarola c'entrava la Macarena con la robaccia di prima? Boh.

Ma er peggio ha da venì...

A 'na certa, non ti parte THINK di Aretha Franklin? 

Esatto, proprio quella, i più se la ricordano solo perchè la suonano nelle discoteche che fanno la musicafiga quella vera bella de 'na vorta, la mitica musica settantottanta dove trovi di tutto, da settanta a ottanta a novanta a hip hop a r'n'b a commerciale house dance disco tabasco, no spruzzo de sale e un bel filo d'olio tipo il vecchio spot della Simmenthal.

Qualcuno un po' più amante della roba seria, si ricorda la scena del film (quello vero, l'unico originale, quello che merita di essere chiamato tale) THE BLUES BROTHERS, quando i due fratelli Blues, stanno ricomponendo la bbbbanda e trovano uno dei membri sposati con Aretha che gli canta 'sto sermone in ciabatte.

Ma torno a chiedermi, ma che stracazzo c'azzecca THINK di Aretha Franklin con la zumba?

Si sarà accorta la gente davanti all'immigrato clandestino, che non era zumba quella, ma n'altra roba?

Poi, parte di nuovo n'altra zozzeria finto-discoteca con suoni che li fai con un plugin gratuito ma col solito vocione da finto-Ice-Mc seguito a ruota da una cosa che definire una merda, significa offendere le secrezioni dell'intestino umano.

Avete presente il capolavoro intitolato STAND BY ME?

Si..si..quella..........so darlin' darlin' staaaand.........by meee.........ohohoooooo stand..........byyyy me...eccetera eccetera.

Ecco, quella là, arrangiata a mo' di bachata.

Mioddio se ci ripenso, lo stomaco fatica a contenersi.

Ma la gente, anche allontanandosi dalla zona radioattiva, la vedevi che ballicchiava, che muoveva la gambina, manco ti stessi avvicinando ad un live di Haddaway, manco ti stessi appropinquando ad un concerto degli Scooter, manco ti stessi approssimando ad un dj set di Armin Van Buuren.

La zumba.

Va tanto de moda.

Ma li peggio mortacci vostri, consegnate i neuroni che vi sono rimasti a qualcuno che li possa scambiare con la MUSICA e ridatemi quella VERA!


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