sabato 7 dicembre 2013

Amore e verità.

Ci sono giorni in cui è difficile vedere luce.

Perso in mezzo alla folla, cammino cercando quel volto; la sensazione è di aver in mano una sorta di maschera e i miei occhi analizzano gli zombie che scorrono intorno a me, come lo scanner di Terminator, per cercare la compatibilità, l'incastro con la forma che reggo.

Un colore in una vetrina evoca un colore nella memoria : quella giacca, quella scarpa, il manichino si confonde con la carne che ricordo di aver stretto.

Il mio viso è solcato : lacrime, come lava, scavano e arrivano dove non erano mai arrivate, bruciano, incendiano la pelle.

Rimarrà la cicatrice?

Cosa, dove è? Su chi splende ora, la luce dell'angelo?

La maschera che ho in mano l'ho costruita io, non c'è dubbio. Non è molto fedele, in effetti...la plastica non può dare la sfumatura della pelle.

"ultimo accesso ore 17:52"

Ecco, questo ho concesso a me stesso di vedere, altrimenti, fantasia, musica e desiderio si sarebbero di nuovo fusi in qualcosa che molti chiamano speranza e che io chiamo verità.

La verità, non può essere personale, non deve prescindere dai gusti, dal punto di vista, vero Capitano, mio Capitano?

La verità è là sopra, in alto, dove i cuori puri possono arrivare, dove gli occhi che agognano luce, subiscono la riduzione del diaframma, perché essa è immacolata e splendente.

E' un po' come l'amore, no?

Non è forse esso assoluto? Non è forse punto di non ritorno di un cuore che ha la capacità di contenerlo serenamente?

Amare non porta dubbi.

Il dubbio è la cornice dell'insuccesso.

L'amore è verità.

Assoluta.

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