domenica 11 maggio 2014

HoVisto : UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE

Voci di corridoio me l'hanno consigliato.


Non ne sono deluso, in quanto la storia in sé offre spunti di divertimento e di riflessione. 

Il punto è che non si tratta di una commedia vera e propria, ma di un film amaro, malinconico e con lacune di regia che possono essere spacciate per scelte artistiche, ma che non credo riescano nell'intento di mascherare vere e proprie mancanze.

Iniziamo con il titolo ed iniziamo male : il film non parla di un marito che cerca un fidanzato per la moglie, ma di una coppia in crisi, o meglio di una donna che, strappata via dalla sua terra natale, per sposarsi (probabilmente con l'uomo sbagliato), diventa una sclerata nevrotica.

Il regista Davide Marengo, forse troppo abituato a spot e videoclip, che non al cinema, dipinge un mondo surreale, dove non ci sono problemi, né per lavoro, né per politica, né di alcun tipo sociale, perciò si parte con una buona Geppi Cucciari, così in forma da apparire anche sexy, che sclera senza alcun motivo apparente ed un marito, un ottimo Paolo Kessissoglu, che non si pone domande, non tenta dialogo, riappacificazione, non ci prova nemmeno a capire che cavolfiore succede alla moglie.

Premessa così, la storia, presuppone risvolti comici e leggeri alla Pieraccioni, che inizialmente sembrano anche esserci.

Poi entrano in gioco gli amici, il personaggio del Falco, interpretato da Luca Bizzarri, le situazioni nuove che inducono al suggerire il cambiamento nella vita dei personaggi.

Ed anche qui, si rimane con in bocca il sapore dell'incompiuto.

Il Falco, noto playboy che deve corteggiare Camilla, la moglie di Simone, non ha spessore, non ha carattere, ma soprattutto è interpretato da un Luca Bizzarri che non ha la faccia giusta, l'espressività, il carisma dello zingaro tombeur de femmes che dovrebbe essere. Non bastano un po' di lampade e una pettinatura da finto-figo a far apparire Bizzarri un uomo cool, non quando per tutto il giorno hai in tv Rocco Siffredi che ti parla di patatine, davanti a Ornella Muti ottantosa.

Insomma, Simone/Kessissoglu fa una ottima figura recitativa, anche se il suo personaggio è quello più distante dalla commedia e avrebbe meritato una sceneggiatura più, vagamente, alla Bertolucci.

Camilla/Cucciari, fa una buona figura, risultando convincente, bella e sexy in maniera sorprendente, ma non abbastanza espressiva da compensare le lacune del personaggio stesso. C'erano i presupposti per rendere il suo personaggio più comico, bastava aggiungere qualche battuta sarcastica delle sue qua e là. C'erano i presupposti per rendere il suo personaggio più drammatico, bastava suggerire un minimo di backstory, giustificare di più la sua frustrazione, spiegare perché una donna soffre nel trasferirsi da Cagliari a Milano.

Falco/Bizzarri delude troppo : caricando un po' il personaggio, rendendolo qualcosa più alla Tarantino e dandogli un maggior margine di crescita, sarebbe stato un ottimo elemento della storia. Così com'è, invece, rimane troppo secondario, in disparte quasi e non svolge di fatto alcuna funzione indispensabile alla risoluzione della storia della coppia in crisi.

L'elemento Andrea, non stupisce, non incide.

Ottima la comparsata di Ale & Franz, in un ruolo del tutto inedito....che sorprende davvero! :D

Voce fuori campo di Daria Bignardi : a che pro? Montata lì sulla traccia audio principale del film, senza un minimo di mix, sembra fuori campo in tutti i sensi, rivelando quasi sicuramente che è stata una aggiunta postuma, buttata lì in post produzione. Superflua davvero.

Un film da vedicchiare, una volta al cinema o una volta in tv, se le alternative sono Maria De Filippi o Ballarò.

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