sabato 12 dicembre 2015

DJ CRONACHE - Episodio 4

Bon, cambiamo  un po' titolo, rendiamolo più figo e originale che sennò sembravo la copia sfigata di un blog dedicato a Tiesto, invece così anche.

Quest'oggi vi narro di un periodo della mia carriera in cui iniziavo ad essere famoso un pochino conosciuto, grazie alle mie apparizioni in vari programmi di una nota radio nazionale, che per non sputtanare nessuno, chiameremo col nome in codice di n3a.

Ogni riferimentoblablabla è puramente casuale, giurin giurella.

Scrivo queste cronache in ordine sparso, a seconda, terza e quarta di come me le ricordo, cioè hzzo (acca-zzo), perciò non pensate nemmeno che io stia scrivendo una storia in ordine temporale, perché anche no.

Allora nel periodo in questione, lavoravo in quel noto locale della scena dei locali di Roma, insieme al dj broccoloide, quello di cui parlo nel primo capitolo della saga (che trovate cliccando qui) che metteva due volte di fila lo stesso disco svuotapista, per un totale di mezz'ora di musica che nessuno ballava e invece di essere licenziato in tronco seduta stante e alla velocità del suono, è tuttora in quella consolle dopo 30 anni, a mettere gli stessi identici dischi.

Era il mio primo periodo "bootleg", che vuol dire che mi facevo dei remix miei personali di brani di successo del momento e li suonavo in discoteca e li facevo pure suonare da dj amici di cui mi fidavo e di cui avevo stima (nessuno).

Insomma su radio n3a mandavano il mio remix di questo pezzo qui :


Daje, tutti in coro "oh oooooooooo...oh ooooooooo", lo so che la state cantando.

Funzionava, cacchio se funzionava. Lo mettevo io stesso e la gente abballava, cacchio se abballava.

Io che metto i dischi e la gente che abballa. Sì, credici.
E facevano il coretto, tutti.

Non ce l'ho da postarlo, sennò ve lo facevo sentire, ma vabè immaginatevi questa canzone, con sotto una base dance semplice che funziona e che fa abballare tutti.

A quelli della radio piaceva così tanto che lo mettevano con un bel jingle personalizzato tutto mio, che faceva l'invidia di molti.

Roba che ricevevo sms vari di complimenti.

Il dj carciofo di cui sopra, aveva uno sguattero, un pischelletto iovine iovine che slecca diqqua e slecca dillà, da cliente pagante del locale aveva fatto carriera ed era arrivato pure a mettere i dischi lui insieme al dj cavolfiore e a scroccare drinks alle bariste gnocche.

Poi con una barista gnocca ci si è pure fidanzato.

Vedi a fa' il ruffiano....

Praticamente succede che il mio remix in questione, passa in radio un sabato pomeriggio e mi telefona il pischelletto iovine iovine, chiedendomi se conoscevo chi lo aveva fatto.

No giuro.

Vabò decido di essere generoso, masterizzo un ciddì e glielo porto.

Anche la mia ex fa facce così.
Il dj asparago se ne appropria tipo subito e dal momento che il pischelletto iovine iovine faceva la bava, tipo Homer quando pensa ai donuts, o qualsiasi altra roba ingrassante, trigliceridante, potenzialmente infartante, il normalissimo senso della deduzione di un qualsiasi essere umano avrebbe suggerito che il remix sarebbe stato suonato durante la serata, onde trarne giovamento per i seguenti motivi : 

  1. Era un remix di un brano di successo, quindi funzionava per forza.
  2. Andava già in radio, quindi stava diventando conosciuto.
  3. Avrebbe portato prestigio alla discoteca, il fatto di averlo in esclusiva.
  4. Avrebbe portato prestigio ad un collaboratore (e quindi di nuovo al locale che lo aveva in forze) il diffondere la notizia di avere un brano in rotazione su radio nazionale, con jingle personalizzato, suonato da diversi top dj del settore e molto funzionante in pista.

E voi penserete che sarà andata così.

Anche no, invece.

Mang'pu cazz!

Ecco.
La serata volge al termine e del remix non c'è traccia, vedo i due sghignazzarsela tra loro, avete presente quando due coglionazzi fanno ciccì ciccì come le comari, no?

Roba che tipo io, mi fermo 10 minuti, vado nell'altra sala a controllare il tasso di patonza presente.

E niente, vado e sembra che il dj spinacio stia concludendo il suo dj resident set con sonorità più ricercate, quindi niente commercialedemmerda, soprattutto niente remix bootleg di brani r'n'b di successo, prodotti da collaboratori talentuosi di cui probabilmente si crepa di invidia.

Constatato il tasso zero percento di gnocca della sala attigua, torno immediatamente in consolle.........eeeeeeeeeeee


...cosa usciva secondo voi dalle potenti casse acustiche della nota discoteca romana?

Forse il nuovo singolo di dj Matrix?

Forse un remix di Gabbriponte?

Forse una robaqualsiasi di Tiesto? Di Armin? Di Corsten? Di Martin Gar.......ah no...quello mi sa che manco era nato, proprio.

Ebbene sì, era il mio remix!

Yuppi.

No cioè...capitocheroba?

I due inciucioni, hanno aspettato che me ne andassi, per suonare il mio remix.

No, non me la volevano dare la soddisfazione, no.

Stronzi.

Però quel periodo fu davvero pregno di fomento produttivo.

Io ho "stampato", tu no.
Era l'epoca in cui poi uscì il primo disco (in vinile, i ciddì grandi, per capirci) con su un mio nome d'arte, era l'epoca in cui iniziavo a fare produzioni serie e allora anche chi mi stava intorno veniva contagiato dall'atmosfera.

Tanto che anche il dj barbabietola, si deve esser detto che era ora di fare "il disco".

Allora, qualche tempo dopo eravamo in pieno boom Benassistyle.

Il mio mitico collaboratore che svuotava la pista suonando lo stesso disco a ripetizione, prese coscienza che il famoso stile "alla Benassi" funzionava bene.

Per rinfrescarvi la memoria, si parlava di quacosa che era nato con questo brano qui :


Allora cosa ti va a pensare l'insindacabile dj ravanello?

Due genialate, ovvio.

La prima fu un mantenimento del suo status di incapacità che a quanto pare era paradossalmente un valido motivo per mantenere il posto in consolle a scapito di chiunque altro.

Quindi, il suo metodo "svuotolapistasuonandoaripetizionelostessodisco" vide con il brano di Benassi, il suo apice.

Tant'è che egli riusciva a far suonare quello stesso disco, nella sua interezza, mixato con una seconda copia di sè stesso e a volte addirittura con un remix tarocco che girava in rete, di sound completamente diverso (era na roba hands up, per capirci), originariamente a 140 bpm, rallentato poi a 128 per mantenerlo nel contesto.

Quindi avevi qualcosa come 20 minuti dello stesso disco a ripetizione e, come di consueto, essendo io il frontman, mi toccava beccarmi lamentele e vaffanculi da parte della gente.

Vuoi cambiare musica, stronzo?
Che dovevo fa'? Insultare il dj con cui lavoravo dando ragione al cliente? Fare un esposto alla procura? Parlarne coi gestori? Nominare un commissario Gabrielli della situazione? Invocare l'aiuto divino? Sperare nell'arrivo provvidenziale dell'armatura d'oro? Bestemmiare in lingua coreana?

Alcune di queste cose, effettivamente le feci, ma, i gestori si guardavano bene dal vagamente ipotizzare che il loro idolo dj verdura potesse fare stronzate al mixer.

Ovvio che se io segnalavo qualcosa che non andava, il problema ero io che chiacchieravo troppo, non certo lui che sbagliava. Perciò sucatevi i 20 minuti della stessa canzone e zitti.

Ma comunque, la seconda genialata del dj cavolinodibruxelles, fu quella di mettersi a produrre musica.

E cosa ti va a tirare fuori dallo studio di nonsocchì, il mitico personaggio?

Studiando, evidentemente a fondo il sound "allabbenassi" che tanto andava di moda, che comunque aveva dei canoni abbastanza definiti, vedi il basso electro, la vocina robotica, effetti come il "sidechain" e altre amenità, lui coi suoi compari, cosa ti producono...cosa ti producono???

Una roba  brutta  ATROCE non basata sui suoni di tendenza del momento, ma su un non meglio indefinito suono stile finta techno dei poveri del 1992.

Insomma, na roba che non c'entrava niente, come a dire quando vai ad ascoltare Giovanni Allevi e tra una sua composizione e l'altra, entrano in scena i Prodigy e ti fanno SMACK MY BITCH UP dal vivo, schiaffeggiando due puttanazze ignude sul palco.

Ma il geniaccio, il mitico dj verza, inizia un periodo di collaudo della hit che aveva prodotto, mixandolo in mezzo a due brani di successo, il furbo.


Quindi cosa avevi in serata, a parte un sottoscritto che si strappa i capelli?

No, niente, i 20 minuti di "allabenassi" diventavano 25, perché in mezzo il dj rapa ci metteva il suo bombone atomico, per fare sì che facesse imprinting nella mente della gente cosicchè finissero tutti per amarlo.

Poi vabè, dopo qualche tempo di sta tiritera, io da fijodenamignotta, chiesi al mio compare quando sarebbe stato pubblicato il suo capolavoro.

Rispose che non lo sapeva perché quegli stronzi di discografici lo avevano rifiutato tutti.

Il migliore, ammise, gli rispose con qualcosa come :" Sai, il brano non ci interessa, al momento siamo più orientati sulle hit".

Per dire FAI CAGARE.

Strano...

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